"E' una buona notizia la creazione di una task force europea per combattere le frodi alimentari, fenomeni che purtroppo sono registrati in aumento negli ultimi anni. In Italia siamo tranquilli perché le autorità competenti dimostrano costantemente un'efficacia che non ha eguali a livello internazionale, con puntuali azioni di prevenzione e repressione". Così Copagri commenta la creazione di una task force Ue contro le frodi alimentari.

"Certamente il problema resta anche sul nostro territorio - prosegue la nota di Copagri-, ma la guardia non è mai abbassata e tanto il produttore onesto quanto il consumatore finale sono sufficientemente tutelati. Rarissimi in confronto a quanto succede a livello internazionale i casi in cui il rischio si è trasformato in danno per la salute. Più spesso a pagare è l'economia agroalimentare. Ed è proprio, dunque, oltre confine che occorre cooperare, come ripetutamente chiesto dalla Copagri, con la creazione di strutture organiche in grado di sradicare il male all'origine".

"Diversi i fronti sui quali insistere per debellare le frodi -
sottolinea Copagri -: quello sanitario con i rischi per la salute pubblica; il prodotto commercializzato con caratteristiche che non corrispondono a quelle dichiarate; l'italian sounding. Solo la soluzione di quest'ultimo fenomeno significherebbe per il nostro Paese la gestione di un potenziale volume d'affari funzionale a una crescita del Pil di due o tre punti. L'italian sounding vale circa 60 miliardi l'anno, oltre 160 milioni di euro al giorno, pari a 2 volte e mezzo l’export agroalimentare; 26 miliardi nell'Ue, 24 in Centro e Nord America. Una cooperazione strutturale internazionale è necessaria, data la crescente attenzione della criminalità organizzata per il mercato agroalimentare. Il giro d'affari sul quale hanno messo le mani le agromafie è già pari a 14 miliardi".