Prezzi in calo nelle campagne dove a gennaio le quotazioni alla produzione agricola si sono ridotte del 4,4 per cento nel confronto con lo stesso mese dell’anno precedente. E’ quanto emerge da un'analisi Coldiretti in occasione della divulgazione dei dati Istat, sulla base delle ultime rilevazioni Ismea.

"E’ dunque deflazione nei campi con un avvio d’anno negativo che - sottolinea la Coldiretti - a gennaio ha portato un calo dei prezzi dal vino (-16,8 per cento) all’olio di oliva (-13,2 per cento) fino agli ortaggi (-11,3 per cento). A diminuire pesantemente sono stati anche i cereali che perdono il 16,7 per cento mentre – sottolinea la Coldiretti - più contenuti i cali per frutta (-5,6 per cento) e colture industriali (-6,2 per cento). Segno positivo, invece, per il comparto degli allevamenti che registra un incremento delle quotazioni del 3 per cento, seppur con situazioni differenti: aumentano i prezzi del pollame (+6,9 per cento), conigli (+6,2 per cento), lattiero caseari (+5,8 per cento), ovini e caprini (+5,5 per cento) e, seppur di poco, anche carne suina e salumi (+1,5 per cento), mentre - continua la Coldiretti - vanno giù le uova con un calo dell’8,9 per cento. A pesare - conclude la Coldiretti - è l’andamento stagionale, ma anche la diminuzione del potere di acquisto che ha provocato una riduzione dei consumi degli italiani e una spending review nella spesa".