Cresce Pomorete, la prima filiera italiana del pomodoro. Dalle dieci aziende originarie si è passati a 12 e sono in corso contatti con altre due imprese; una lombarda per il packaging e una emiliana che realizza impianti per la produzione di pomodoro.
Le due new entry sono Emiliana Conserve (trasformazione di pomodoro con sede a Busseto e stabilimento a San Giorgio Piacentino) e Omce, azienda di Ancona che realizza fusti in plastica e in acciaio per il pomodoro.

Gabriele Zanelli, coordinatore di Pomorete, ricorda che tutte le imprese sono iscritte a Confapindustria e si dice soddisfatto dell’andamento della filiera: "La rete è consolidata. Il fatturato globale è di circa 500 milioni di euro e le due aziende di trasformazione del pomodoro – Steriltom ed Emiliana Conserve - lavorano 3,5 milioni di quintali di pomodoro".

Il pomodoro è il progetto bandiera di Piacenza per Expo 2015 e Pomorete è la capofila delle eccellenze piacentine – le altre sono i salumi, il vino e il territorio - che saranno portate nel Padiglione Italia.
Tra le finalità, ha quella di attrarre compratori esteri e nazionali, sfruttando tutti i derivati del pomodoro. Tra i tanti progetti allo studio della filiera c’è Green Logistics: ottimizzare cioè il trasporto con un unico operatore e sincronizzando la produzione con la Grande distribuzione. Le altre aziende della filiera sono: ACP International Food, Agrimpianti, Agrofata, Asi, Isea Group, Steriltom, Number 1, Ecosistemi, Seedling Tomato, Solfarm Europe.