Giovani, istruite e con ruoli sempre più rilevanti nelle aziende agricole. E’ questo l’identikit della donna in agricoltura in Toscana, che vale il 33% degli occupati con 18mila unità (su 54mila occupati nel settore). “In campo…le donne” è il titolo della quarta assemblea regionale elettiva di Donne in Campo-Cia Toscana che si è tenuta questa mattina a Firenze.

Le donne rappresentano oggi un terzo (33% contro il 32% nazionale) degli occupati nel comparto agricolo in Toscana; il 295% ha meno di 40 anni, il 28,9 fra 40 e 54 anni e il 26,7% è over 55. Su 54.741 imprese sono 16.683 quelle dirette da donne (30%). I settori più “rosa” sono l’agriturismo 39,2% (sul totale è gestito da donne); biologico 32,4%, florovivaismo    23,6 %; vitivinicolo  23,1 %. In crescita – sottolinea Donne in Campo – il tasso di scolarizzazione: il 10% delle giovani agricoltori donne ha una laurea.

"Le aziende al femminile - commenta Giordano Pascucci, presidente Cia Toscana – hanno tenuto alla crisi degli ultimi anni grazie anche alla loro capacità di differenziare l’attività agricola. Per questo motivo è fondamentale che venga ancora sostenuta e promossa con azioni specifiche nel nuovo Psr, e in particolare attraverso la definizione di un sottoprogramma donne che garantisca alle agricoltrici di continuare a svolgere il loro ruolo sia nella produzione agricola che nelle attività ad essa connesse. Attività che in una visione socio-economica e culturale garantiscano nelle aree rurali la qualità della vita, la sostenibilità e il ricambio generazionale".

"La multifunzionalità in agricoltura è donna – aggiunge Maria Annunziata Bizzarri, presidente Donne in Campo Toscana -. Le donne sono molto attente alle tendenze emergenti e disponibili a sperimentare nuove attività (agriasili, agrinidi, agricoltura sociale), saranno i soggetti che contribuiranno a mantenere questi servizi nelle aree rurali ed  evitare un ulteriore spopolamento delle campagne".