Saccomanni ha poi aggiunto che la seconda rata dell'Imu verrà coperta con una imposizione accresciuta sulle banche "una tantum con un anticipo cospicuo vicino al 130%" che però è accettabile anche dal punto di vista della normativa Ue.
“Abbiamo mantenuto la parola data e abbiamo dimezzato l’onere dell’Imu per i terreni agricoli posseduti da ‘non agricoltori’. Le aziende agricole che hanno pagato nel 2012 possono stare tranquille e utilizzare per gli investimenti i 537 milioni di euro di risparmio fiscale che siamo riusciti ad ottenere per il settore con l'eliminazione dell’Imu". Così il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, ha commentato la decisione da parte del Consiglio dei ministri di abolire la seconda rata dell’Imu sui terreni e fabbricati rurali.
"Ho chiesto poi di prevedere una riforma strutturale sulla tassazione per gli immobili agricoli che verrà trattata in sede di conversione della legge di stabilità alla Camera - ha proseguito il ministro -. Abbiamo previsto anche di ripristinare, per le società agricole, il diritto di optare per la tassazione in base al reddito catastale dei terreni. Su queste misure il mio ministero ha già reperito, attraverso tagli e risparmi, 108 milioni di euro, che potranno essere incrementati attraverso la collaborazione di tutte le forze politiche”.
Le abrogazioni e le riduzioni ottenute per il 2013 hanno consentito di non far pagare al settore 64 milioni sui fabbricati rurali, 315 milioni sui terreni di proprietà degli imprenditori agricoli professionali e 158 milioni sui terreni di proprietà dei non agricoltori.
“Ho lottato perché fosse riconosciuta la necessità di tutela ad un comparto fondamentale della nostra economia. Mi scuso con il presidente Letta e il ministro Saccomanni se ho usato a volte toni un po' duri, ma l'ho fatto perché credevo in questa battaglia e perché il settore lo merita. Abbiamo dato un segnale importante all'agroalimentare. Ha vinto l’agricoltura italiana", ha concluso De Girolamo.
Tra i primi a gioire, Coldiretti. "L’annuncio dell’esenzione della seconda rata dell’Imu sui fabbricati rurali e sui terreni gestiti da coltivatori diretti o Imprenditori agricoli professionali (Iap), è una scelta coerente con gli impegni assunti che riconosce giustamente il ruolo ambientale, sociale e culturale della nostra agricoltura". E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare il provvedimento approvato nel consiglio dei ministri che pone fine alla questione Imu.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Agronotizie