Il coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane ha messo attorno allo stesso tavolo rappresentanti del Parlamento europeo, della Commissione, del Consiglio, delle organizzazioni agricole e cooperative dell’Ue. Un’occasione importante durante la quale sono stati affrontati i temi cruciali dell’agroalimentare, delle imprese, della competitività, dell’export, delle filiere e dell’aggregazione.
La riforma della Pac apre interessanti prospettive di sviluppo per l’agricoltura e per l’intero sistema agroalimentare. Opportunità che vanno sfruttate nel migliore dei modi, favorendo e incentivando le imprese nella loro sfida con il mercato globale. Gli strumenti offerti dalla riforma devono essere attivati in maniera adeguata e corrispondente alle aspettative di cambiamento e innovazione.
Agrinsieme ha rimarcato che l’economia europea è stata fortemente stretta dalla crisi, ma proprio il settore agroalimentare ne ha ridotto gli effetti, producendo ricchezza e occupazione. E la nuova Pac contiene misure mirate che danno più forza contrattuale agli agricoltori nell’ambito delle filiere e dell’incremento della competitività, mediante il pieno riconoscimento e rafforzamento delle organizzazioni dei produttori.
L’obiettivo prioritario è quello di una politica orientata alle imprese, nelle loro diverse articolazioni, aggregazioni e rapporti con il mercato.
Per questo motivo, Agrinsieme ha insistito sull’esigenza di una politica europea per lo sviluppo dell’agroalimentare nel mercato mondiale che, con gli accordi commerciali e un’efficace azione di promozione, potrà consentire alle imprese agricole e agroalimentari dell’Unione europea di favorire la competitività del sistema e, di conseguenza, di accrescere la presenza sulle piazze internazionali.
D’altronde, i prodotti dell’agricoltura europea sono apprezzati in tutto il mondo, grazie all’impegno, alla professionalità e alla passione degli agricoltori. Un patrimonio - come dimostrato dalle oltre mille Dop e Igp registrate - di straordinario valore da proteggere e da promuovere, sia in Europa che a livello internazionale. Da qui, secondo Agrinsieme, la necessità di combattere la contraffazione e l’agropirateria che provocano danni considerevoli al sistema agroalimentare (60 miliardi di euro solo per l’Italia).
Per il coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane i mercati internazionali costituiscono un’opportunità straordinaria. Ecco perché è indispensabile dare forza a una politica di promozione dei prodotti agroalimentari Ue, in particolare verso i Paesi terzi, rafforzando gli istituti preposti e la capacità di informazione. Occorre, tuttavia, sostenere le imprese e i produttori perchè possano agire con efficacia sui mercati. potendo contare su strategie valide, regole reciprocamente riconosciute e accordi che garantiscano la parità di condizione.
La nuova Pac e le politiche internazionali Ue possono offrire strumenti importanti che, se sviluppati in maniera adeguata, sono in grado di consentire anche agli imprenditori minori di essere presenti sui mercati più lontani. In questo senso un ruolo fondamentale potrà essere svolto dalle Organizzazioni dei produttori.
Di particolare rilevanza in tale contesto è l’esito del confronto negoziale con gli Usa. "Un’intesa - ha rimarcato Agrinsieme - che potrà rivestire un punto fermo per assicurare un’alta competitività alle imprese europee sui mercati del Nord America".
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