Il presidente Mercuri ha ricordato i dati del censimento Istat del 2011 che registrano come in Italia negli ultimi dieci anni siano state costruite 1.576.611 nuove case mentre nello stesso periodo la popolazione è aumentata di solo il 4%. “Negli ultimi anni si è costruito troppo e male – ha dichiarato Mercuri –, sottraendo irrimediabilmente terreno all’agricoltura. Un territorio edificato male inoltre, non solo non è utilizzabile per produrre cibo, ma può seriamente compromettere la qualità della vita di coloro che lo abitano, poiché accresce l’impermeabilità del suolo e crea disordine urbanistico”.
Mercuri ha quindi ribadito la necessità che il legislatore affermi in modo deciso che il contenimento dell’utilizzo del suolo è realizzabile attraverso un’ampia azione di tutela delle imprese agricole e del loro sviluppo. Ha inoltre osservato che se è opportuno contrastare l’urbanizzazione selvaggia e l’abusivismo, allo stesso tempo è auspicabile che i terreni agricoli non vengano abbandonati: si è assistito a fenomeni di dissesto idrogeologico lì dove cessavano progressivamente quelle attività agricole che venivano svolte in piena armonia con il territorio.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Agrinsieme