La loro storia è molto particolare: per meritarsi il titolo di “Erbhof” - maso avito - devono essere rimasti in possesso della stessa famiglia senza interruzioni per almeno 200 anni e il proprietario deve essersi impegnato nella sua gestione economica e produttiva. Un onore che spetta solo alla “nobilità” dei masi altoatesini e un onere non indifferente se si pensa che a nord del Brennero questi masi hanno superato la crisi economica del 18° secolo e sono sopravvissuti a due guerre mondiali, in Alto Adige sono usciti indenni anche dal periodo tra le due guerre teatro, tra l’altro, delle infami “opzioni”.

"Una famiglia in grado di condurre un maso senza interruzioni per 200 anni è la dimostrazione tangibile di un formidabile attaccamento al territorio, di un’encomiabile diligenza e di un’infinita perseveranza - sottolinea una nota di Fiera Bolzano - Un esempio eloquente della mentalità della gente contadina di questa terra da sempre legata alla vita rurale".

Fiera Bolzano e l’Unione agricoltori sudtirolesi/Bauernbund desiderano dare un riconoscimento tangibile all'impegno di generazioni di famiglie contadine, impegno troppo spesso dato per scontato dalla collettività. Pertanto, le famiglie il cui maso ha ottenuto, dal 1994, il riconoscimento di “Erbhof”, sono invitate ad una premiazione nell’ambito di Agrialp, la Fiera agricola dell’arco alpino che si tiene nel quartiere fieristico della città capoluogo ogni due anni.
Motivo concreto della premiazione di quest’anno il libro in lingua tedesca “Südtiroler Erbhöfe – Menschen und Geschichten” (I masi aviti dell’Alto Adige - Vite e racconti) a cura dell’Ufficio proprietà coltivatrice della Provincia di Bolzano.

La premiazione si terrà domenica 10 novembre alle ore 9,30 nella sala Elena Walch del centro congressi di Fiera Bolzano -  Four Points Sheraton. Tutti i proprietari di masi aviti saranno invitati personalmente alla festosa cerimonia.