All’atto del blitz del “gruppo interforze” in questione, però, le forze dell'ordine hanno però riscontrato la presenza di diversi bancali di prodotti, tutti provenienti dall’estero (Paesi Ue ed extra Ue), carenti di documentazione inerente la relativa provenienza. Si tratta, nello specifico, di quasi 3 tonnellate di frutti di bosco congelati provenienti dal Nord Europa, di oltre 1 tonnellata di mazzancolle tropicali congelate e di oltre 11.000 litri di succhi di frutta provenienti invece dall’Europa Centrale.
E’ apparso da subito estraneo al team interforze la presenza di prodotti di natura merceologica diversa rispetto all’attività commerciale di riferimento dell’azienda ispezionata (lavorazione di prodotti ittici), che si è giustificata asserendo di effettuare anche in termini secondari attività di “piattaforma logistica” e quindi di tramite di interscambio commerciale tra aziende. E’ stato necessario fare intervenire sul posto anche personale specializzato dell’Asl 19 di Adria per il campionamento dei suddetti alimenti. I relativi campioni sono stati quindi inviati all’Istituto zooprofilattico competente per territorio nonché all’Arpav per le analisi del caso.
I militari hanno quindi sottoposto a sequestro amministrativo tale merce di sospetta provenienza, il cui valore ammonta a 100.000 euro circa, interrompendone quindi la commercializzazione data appunto la sottoposizione della stessa a vincolo sanitario.
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Fonte: Rovigo 24 ore