"Produrre di più per soddisfare le maggiori esigenze nutrizionali, mantenendo qualità, sicurezza alimentare e ambientale, è possibile solo attraverso politiche chiare e condivise che definiscano obiettivi, mezzi e strumenti  di produzione degli alimenti coerenti con uno sviluppo sostenibile. Inoltre è necessario puntare sulla ricerca, perché ci sarà bisogno di una maggiore produzione agricola e di qualità, ma anche di una gestione sostenibile delle risorse naturali". Lo sottolinea il presidente Conaf Andrea Sisti in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione in programma il 16 ottobre. "Il supporto di competenze dei dottori agronomi e dottori forestali – aggiunge Sisti – è al centro nella filiera di produzione di alimenti di origine vegetale e di mangimi in linea con i recenti provvedimenti Ue che puntano a rafforzare le norme in tema di salute e sicurezza degli alimenti lungo tutta la catena agroalimentare. Sicurezza alimentare che è di fondamentale importanza per ottenere la fiducia dei consumatori e garantire allo stesso tempo produzioni sostenibili".

"La sicurezza alimentare – aggiunge Cosimo Coretti, consigliere Conaf, coordinatore dipartimento sicurezza alimentare) - è il risultato positivo che scaturisce dalle attività svolte da tutti gli attori coinvolti nella complessa catena della produzione agricola, della lavorazione, del trasporto, della preparazione, della conservazione e del consumo.  Dal seme alla tavola significa, appunto, che la sicurezza alimentare diventa una responsabilità condivisa tra tutti i soggetti coinvolti nell’intera filiera produttiva e pertanto tali soggetti devono essere garantiti da norme chiare, semplici e facilmente applicabiliSu questa linea – prosegue - è orientata la recente proposta Ue (maggio 2013) che mira a ridurre l’attuale normativa che disciplina la 'catena alimentare', da circa 70 a 5 atti legislativi, diminuendo in questo modo la burocrazia legata a processi e procedure cui sono soggetti agricoltori, allevatori e operatori del settore alimentare (produttori, trasformatori e distributori), così da agevolare lo svolgimento delle loro attività professionali. Gli schemi di regolamento toccano quattro punti essenziali: i controllo ufficiali, la salute degli animali, la salute delle piante e la qualità del materiale vegetale riproduttivo".

Proposta per la sicurezza alimentare
Il Conaf apprezza la recente proposta dell’assessore regionale all’agricoltura della Lombardia Gianni Fava - condividendola pienamente - di voler riunire le professioni (tra cui i dottori agronomi) sotto un unico alveo istituzionale; dottori agronomi che per loro formazione hanno una ricaduta importante in termini di competenze specifiche, e dunque di qualità del servizio offerto, nel garantire la sicurezza alimentare a 360 gradi.

"Ne deriverebbe sicuramente un miglioramento nell’applicazione delle norme che disciplinano la complessa catena della filiera agroalimentare – sottolinea Coretti - e soprattutto consentirebbe ai nostri operatori alimentari, che producono con elevati standard qualitativi e di sicurezza, di veder riconosciuto quel valore aggiunto che i nostri prodotti possono dimostrare di possedere rispetto a quelli prodotti al di fuori dell'Italia".