"Expo 2015 sarà un grande momento politico, prima ancora che ludico o commerciale. L'obiettivo principale del nostro Paese sarà quello di affermare il primato dell'agroalimentare e della sicurezza dei prodotti made in Italy verso l'Unione europea e il mondo. E una della battaglie che la Lombardia e l'Italia è chiamata a vincere è quella della tracciabilitá".
È questo il messaggio che l'assessore all'Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, ha lanciato oggi dal convegno "Mangiare sano: il futuro dell'agroalimentare made in Italy nel commercio globale", organizzato dalla Regione Lombardia alla Società Umanitaria a Milano.

Nel corso del suo intervento l'assessore Fava, già presidente della prima Commissione Anticontraffazione  del Parlamento, ha sottolineato, aggiornandoli, i numeri relativi al fenomeno dell'Italian sounding.
"Oggi, a fronte di 34 miliardi di export agroalimentare italiano - ha puntualizzato - dobbiamo fare i conti con oltre 60 miliardi di prodotti che suonano come italiani, ma italiani non sono. E' un mercato potenziale enorme, ma bisogna insistere per difendere i produttori italiani. E non dimentichiamo un altro problema da risolvere e cioè che la contraffazione è un reato, mentre il cosiddetto Italian sounding no".

La forza del sistema agroalimentare italiano, ha ricordato ancora una volta Fava, "si basa non solo sulla qualità, la tradizione e la bontà dei prodotti, ma anche sulla sicurezza alimentare e sui controlli. Se dovessimo mettere in fila tutte le provette che ogni giorno i controllori lombardi utilizzano, avremmo una fila lunga tre chilometri".
Sicurezza e cultura sono dunque le leve da attivare per vincere la scommessa dell'Expo.
"Dobbiamo comunicare di più - dice l'assessore regionale Fava - il valore del nostro agroalimentare. Da domani la Lombardia avrà la presidenza dei Quattro Motori d'Europa, le Regioni cioè che hanno la maggiore spinta di crescita a livello internazionale. Anche con Catalunya, Rhones Alpes, Baden-Wurttemberg lavoreremo per difendere i nostri prodotti tipici".