Così il ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, che ha firmato, dopo il via libera della Conferenza Stato-Regioni, il decreto attuativo del reg. (UE) 1151/2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, regolamento noto come ‘Pacchetto Qualità’. Gli operatori del settore possono ora utilizzare le nuove procedure per chiedere la registrazione delle indicazioni geografiche (Dop, Igp, Stg).
“Con il decreto – ha dichiarato De Girolamo - abbiamo individuato nell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari – Icqrf - l’autorità nazionale incaricata ad adottare le misure per prevenire o far cessare l’uso illegale di denominazioni Dop-Igp prodotte e commercializzate in Italia”.
“Inoltre, in collaborazione con Ismea e con Aicig, il ministero delle Politiche agricole ha già attivato – ha annunciato De Girolamo - un portale specifico (www.dop-igp.eu) che consente tra l’altro di segnalare le infrazioni a tutti gli operatori d’Europa. In questo modo mettiamo a disposizione di tutte le autorità preposte degli Stati membri uno strumento efficace, per rendere la protezione dei prodotti a Dop, Igp e Stg concreta e immediata, difendendo così a 360 gradi le specificità dei prodotti di eccellenza italiani ed europei”.
Il decreto, che sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale ed è già disponibile sul sito internet del ministero, reca le nuove norme nazionali relative ai riconoscimenti, alla protezione, ai controlli sui regimi Dop/Igp/Stg, comprendendo la sintesi delle posizioni nazionali e regionali mirate ad agevolare e semplificare le procedure per giungere al riconoscimento delle denominazioni protette.
I principali aspetti disciplinati sono l’introduzione di tempi certi e scadenzati per la presentazione e la modifica delle domande, una maggiore partecipazione delle Regioni all’istruttoria, l’introduzione della disciplina del riconoscimento per le Specialità Tradizionali Garantite e la procedura semplificata per le STG già registrate che intendono ottenere la protezione del nome.
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Fonte: Mipaaf - Ministero politiche agricole alimentari e forestali