Macfrut e il comparto dell’ortofrutta rappresentano due eccellenze per il nostro Paese".
Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, inaugurando la manifestazione cesenate.

"Questa manifestazione è un momento importante per riflettere sui futuri scenari del settore. Non è più tempo di pensare al proprio orticello, noi siamo l’Italia e dobbiamo puntare a un’organizzazione comune" ha continuato il ministro, sottolineando come l’accordo siglato per aprire la strada alle esportazioni di pere e mele verso il mercato degli Stati Uniti dimostra che "se siamo uniti vinciamo”. L'accordo è stato infatti raggiunto grazie al lavoro del Mipaaf con la collaborazione delle organizzazioni agricole e delle Regioni.

Siamo il Paese del gusto e della bellezza – ha aggiunto il ministro – e il settore dell’ortofrutta ne è un esempio eclatante. Adesso abbiamo una grande occasione per costruire una nuova politica agricola nazionale. Abbiamo chiuso l’accordo sulla nuova Pac e, nel periodo 2014-2020, verranno destinati all’Italia 52 miliardi di euro. Il testo di riforma su cui, dopo un lungo negoziato, è stata trovata l’intesa tra i Paesi è stato migliorato rispetto alla proposta iniziale della Commissione europea. Con il presidente Paolo De Castro abbiamo avuto un’ottima collaborazione e siamo riusciti a fare squadra anche insieme alle organizzazioni agricole, alle Regioni e al Parlamento. Ora dovremo continuare a farlo anche nell’applicazione della riforma con la consapevolezza di dover utilizzare queste risorse nel migliore dei modi”.

Il ministro ha anche sottolineato come l’aggregazione è fondamentale per affrontare il mercato dell’ortofrutta: "Abbiamo tanti esempi importanti di aggregazione e non possiamo accettare che, su questo aspetto, ci siano penalizzazioni nei confronti di quei Paesi che ne fanno un punto di forza. A Bruxelles sono stata molto chiara e ho detto che su ciò non faremo passi indietro”.

Quella sull’Iva – ha spiegato infine il ministro – non è una battaglia per il Governo ma per tutti gli italiani. Bisogna evitare un aumento dell’imposta perché, soprattutto in una fase come questa, non dobbiamo reprimere i consumi. Servono, invece, decisioni politiche che rilancino la crescita e lo sviluppo”.