Così il ministro delle politiche agricole, Nunzia De Girolamo, commentando la firma del piano operativo, sottoscritto dall’Animal and plant health inspection service (Aphis) americano e dal Servizio fitosanitario centrale del Mipaaf, con il quale è stato definito il programma finalizzato all’esportazione di mele e pere italiane verso gli Usa.
È stata, in questo modo, portata a termine un’intensa attività di verifica e controllo con le competenti autorità statunitensi, che ha coinvolto numerose realtà produttive italiane, individuate in accordo con le relative associazioni dei produttori, per l’apertura di questo importante mercato.
L’accordo siglato prevede l’esecuzione di ulteriori controlli da parte degli ispettori fitosanitari statunitensi, che saranno effettuati nel corso delle prossime due settimane, sui primi container di pere e mele italiane destinate al mercato Usa.
Nel frattempo, sono state anche definite le modifiche alle procedure operative finalizzate ad aggiungere le mele e le pere alla lista delle merci che l’Italia può esportare negli stessi Stati Uniti.
“Esportare negli Usa prodotti tra i più strategici per l’ortofrutticoltura italiana quali le mele e le pere era un obiettivo inseguito da lungo tempo che oggi, con l’invio entro la fine di questo mese dei primi carichi, si è finalmente definito", commenta l’Alleanza delle cooperative agroalimentari. "È un fatto per certi versi storico che porterà ad aprire nuove ed interessanti prospettive commerciali per due prodotti di alto profilo qualitativo: la concentrazione di queste produzioni in Op cooperative già presenti in oltre 90 Paesi nel mondo, consentirà di cogliere al meglio le opportunità che si prospetteranno con questa nuova iniziativa”. "L’apertura del mercato statunitense premia la forte azione e la visione strategica dei produttori di mele e pere, che hanno operato attraverso il supporto tecnico di Assomela e Cso e con il costante supporto delle amministrazioni italiane”.
"Per il settore ortofrutticolo nazionale si apre quindi una nuova grande opportunità, visto che gli Usa rappresentano un mercato di sbocco fondamentale per il made in Italy agroalimentare con un aumento delle vendite dell’11 per cento nel 2012 e del 7 per cento nei primi cinque mesi del 2013", lo afferma la Cia - Confederazione italiana agricoltori.
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