"La considero una vittoria del mio partito, ma anche di tutti gli agricoltori italiani che potranno finalmente utilizzare queste risorse per investire nelle proprie attività". 
Così il ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, commenta l'abolizione dell'Imu sui terreni e i fabbricati rurali decisa nel corso del Consiglio dei ministri del 28 agosto scorso.
Il gettito 2012 dell'Imu agricola è stato di 692 milioni di euro, di cui 628 per i terreni e 64 per i fabbricati strumentali. L'Imu agricola è stata pagata da circa 3 milioni di contribuenti, di cui 600mila agricoltori professionali (aziende agricole).
"Voglio ringraziare il presidente del Consiglio, Enrico Letta, e il Pd per aver accolto le nostre richieste sulla parte agricola dell'Imu. La decisione presa è un riconoscimento concreto dell'importanza del settore e la sua centralità per l'economia italiana. L'Imu agricola è stata una tassa doppiamente ingiusta - ha detto De Girolamo - che ha colpito terreni e fabbricati, strumenti di lavoro indispensabili. Per questo mi sono impegnata fin da subito per liberare il settore da questa iniquità".

“Una decisione che incoraggia la ripresa e gli investimenti in agricoltura”, l'ha definita Agrinsieme (il Coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane) . 

“L’abolizione dell’Imu spinge l’occupazione dei giovani in agricoltura dove uno dei principali ostacoli all’ingresso è proprio determinato dalla disponibilità di terreni e fabbricati rurali colpiti ingiustamente dalla tassa”. E’ quanto ha affermato il delegato dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio nel commentare l’abolizione dell’Imu sui terreni e i fabbricati rurali. "E’ stata finalmente eliminata una delle ragioni che - ha sottolineato Sangiorgio - ha frenato gli investimenti nel settore di tantissimi giovani che desiderano oggi fare impresa in agricoltura ma anche la crescita delle oltre 59mila imprese condotte da giovani under 35 già presenti in Italia".