Si avvicina l'annuale appuntamento con il fisco e non mancano le novità (e le difficoltà) anche per il settore agricolo. Se ne parla il 12 maggio sul “Giornale di Brescia” che si sofferma sulle maggiorazioni della base imponibile per chi deve dichiarare redditi domenicali e agrario. Nello stesso giorno “La Stampa” punta l'attenzione sulle decisioni che riguardano l'Imu, imposta sulla quale molti comuni hanno già previsto un aumento. Per le società agricole commerciali, avverte “Italia Oggi” del 15 maggio, sarà impossibile da quest'anno l'esercizio dell'opzione per la tassazione fondiaria. “Il Sole 24 Ore” dedica nello stesso giorno un ampio articolo sulle novità per il quadro RA del modello Unico 2013 relativo ai redditi dei terreni. Fra queste novità la sostituzione per i redditi fondiari dell'Irpef con l'Imu. Si apprende poi che la rivalutazione dei redditi fondiari si fermerà al 5%, ma solo per coltivatori e agricoltori. Altrimenti si passa al 15%. Per l'Imu sui fabbricati agricoli si spera ancora in un intervento in extremis, si legge il 16 maggio su “Il Messaggero”. Ma i margini di manovra sembrano modesti.
Pioggia e grandine
A mettere le mani nelle tasche degli agricoltori ci pensa anche il maltempo che con pioggia e grandine a macchia di leopardo ha devastato campi e colture. Fra le aree più colpite la provincia di Forlì e Cesena con danni a fragole e ciliegie come si apprende dalla “Voce di Romagna” del 13 maggio. Nel trevigiano, scrive il “Gazzettino” del 14 maggio, le maggiori preoccupazioni per i danni del maltempo riguardano le colture di mais. E' poi il turno dell'alessandrino dove pioggia e grandine hanno danneggiato in particolare i vigneti, come si apprende dal “Secolo XIX” del 15 maggio. Anche il “Corriere della Sera” nello stesso giorno si occupa dei danni del maltempo sulle colture, sulle quali pesa anche il calo dei consumi solo in parte compensato dall'aumento delle esportazioni.
Tra batteriosi e frodi
A proposito di esportazioni, “L'Unità” del 10 maggio commenta la riapertura delle frontiere statunitensi ai nostri salumi freschi, avvenuta grazie alle migliorate condizioni sanitarie dei nostri allevamenti. Al contrario, peggiora la situazione sanitaria dei kiwi, per i quali la batteriosi continua a destare preoccupazioni nel ravennate, come avverte il “Resto del Carlino” del 13 maggio. Su questo argomento interviene anche il “Corriere di Romagna” del 12 maggio che descrive una situazione di gravità, tale da mettere persino a rischio i posti di lavoro degli addetti al settore. Dalle pagine de “Il Resto del Carlino” del 16 maggio si apprende che i produttori di kiwi fanno appello alla Regione per ottenere indennizzi alle aziende colpite. Ci trasferiamo in Lombardia con “La Padania” del 15 maggio che ospita un intervento dell'assessore regionale all'Agricoltura, Gianni Fava, preoccupato per il crescere delle contraffazioni alimentari che sta arrecando danni consistenti al settore agricolo. Interviene su questo argomento il presidente della Comagri, Paolo De Castro, che dalle pagine de “Il Mattino” del 16 maggio ricorda gli strumenti anti frode messi a disposizione dal “Pacchetto qualità”. Le frodi non si fermano ai prodotti alimentari, ma si spingono anche ai concimi, tanto che per contrastare questo fenomeno è stato messo a punto un marchio “anti-contraffazione” del quale dà notizia “Il Sole 24 Ore” dell'11 maggio.
Olio, eucalipti e cosmetici
E' lotta alle contraffazioni anche per l'olio che dal gennaio del prossimo anno potrà tuttavia contare su etichette più chiare e bottiglie speciali per la ristorazione. E' quanto prevedono le misure messe a punto da Bruxelles e i cui dettagli si possono leggere su “Italia Oggi” del 15 maggio. Si parla di olio anche sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” dell'11 maggio a proposito del bilancio positivo ottenuto dal Consorzio pugliese “Oliveti d'Italia”. Gli olivicoltori della Liguria sono invece preoccupati dall'espansione delle coltivazioni di eucalipto, ben visto dai floricoltori che lo utilizzano per le decorazioni verdi, ma che può “inquinare” aroma e gusto dell'extravergine di olive taggiasche. Lo scrive “La Stampa” del 12 maggio ed è ancora “La Stampa” che il giorno seguente si occupa di olio e di olive, ma questa volta per raccontare l'interessante esperienza condotta nel Lazio per la trasformazione dei residui di frantoio, che da inquinante si trasforma in materia prima per la produzione di cosmetici e integratori alimentari.
In stalla
Gli allevatori di bovine da latte sono di nuovo alle prese con il rinnovo del prezzo del latte. Se ne parla su “La Provincia di Latina” del 10 maggio. Stesso argomento sul “Giornale di Sicilia” del giorno seguente e sul quotidiano cremonese “La Provincia”. In Sardegna ci si preoccupa per i ritardi nell'arrivo dei vaccini contro la blue tongue, malattia degli ovini che ha il suo picco nella stagione primaverile ed estiva. A causa di questi ritardi, scrive la “Nuova Sardegna” del 12 maggio, gli allevatori stanno persino pensando ad una “class action” contro la Regione. Non poteva mancare l'argomento quote latte. Questa volta al centro di uno scambio di lettere sul periodico mantovano “La Cittadella” dell'11 maggio. Vi si possono cogliere alcuni aspetti che ne consigliano la lettura.