L'agricoltura è un settore anticiclico anche nel sentiment. Lo sottolinea Confagricoltura in relazione alle statistiche sul clima di fiducia delle imprese a settembre, diffuse dall'Istat, da cui emerge che peggiorano le valutazioni degli operatori, con un calo di 3 punti e mezzo (da 79 a 75,5).
Dal report Ismea sulla congiuntura agricola, che si riferisce però al secondo trimestre dell'anno, emerge invece un lieve miglioramento del clima di fiducia tra le imprese del settore primario. I pareri relativi all'andamento degli affari aziendali sono risultati più positivi per le imprese vitivinicole e della zootecnia da carne; più negativi invece per quelle della zootecnia da latte e del settore forestale.
"Il miglioramento dell'export agroalimentare (+4,7% nei primi sette mesi dell'anno) può aiutare a recuperare ottimismo, a fronte della diminuzione dei consumi interni - nota Confagricoltura - ma restano da fronteggiare i problemi dell'aumento dei costi di produzione, del carico fiscale, della burocrazia opprimente, dell'instabilità dei mercati e dei rapporti di filiera". 
"Le misure che si stanno mettendo in atto per la crescita non possono trascurare l'agricoltura, per il ruolo ‘centrale' che svolge per l'economia, l'occupazione ed il progresso sociale. Il settore può dare risposte concrete a patto che sia posto nelle condizioni di farlo".