Ogni anno, fino al 50% di cibo commestibile viene sprecato nelle case degli europei, nei supermercati e ristoranti e lungo la catena di approvvigionamento alimentare, mentre 79 milioni di cittadini Ue vivono al di sotto della soglia di povertà e 16 milioni di persone dipendono dagli aiuti alimentari. Il Parlamento europeo ha chiesto misure urgenti per dimezzare entro il 2025 gli sprechi alimentari e per migliorare l'accesso al cibo per i cittadini più vulnerabili.

Poiché i cibi sono sprecati lungo tutta la catena - produttori, trasformatori, distributori, ristoratori e consumatori - i deputati chiedono una strategia coordinata, che combini misure a livello europeo e nazionale per migliorare l'efficienza, comparto per comparto, dell'approvvigionamento alimentare e contrastare con urgenza lo spreco di cibo. In uno studio pubblicato dalla Commissione, si rileva che, se non si farà nulla, lo spreco di cibo crescerà del 40% entro il 2020.

"Il problema più importante per il futuro sarà affrontare l'aumento della domanda di cibo, che supererà l'offerta. Non possiamo più permetterci di stare immobili mentre del cibo perfettamente commestibile è sprecato. E' una questione etica, ma anche economica e sociale, con grandi implicazioni per l'ambiente", ha detto il relatore Salvatore Caronna (S&D, IT) durante il dibattito precedente la votazione. "La palla ora è nel campo della Commissione, ci aspettiamo non meno di una convincente strategia Ue che porterà i 27 ad affrontare la questione", ha concluso.