Il conto è salato, 214 milioni di euro dei quali Bruxelles chiede la restituzione a numerosi Paesi membri. Si tratta dei fondi destinati alla Pac che risultano essere stati spesi in maniera irregolare. I singoli Stati hanno il compito di gestire i fondi che vengono assegnati dalla Ue e di verificare la correttezza delle procedure. La Commissione a sua volta ha il dovere di controllare e quando si evidenziano carenze ha il potere di recuperare i fondi indebitamente spesi. Sono 14 i Paesi ai quali Bruxelles ha presentato il conto e fra questi c'è anche l'Italia che dovrà restituire 70,9 milioni euro. La nostra colpa? Ancora una volta le quote latte e i nostri ritardi nei controlli. Ma non basta. Altri 7,6 milioni di euro dovranno essere restituiti per carenze nel sistema di identificazione delle particelle agricole (Sipa). Altri “spiccioli”, 67mila euro, risultano poi in errate rendicontazioni del 2005. Anche la Svezia dovrà pagare un conto salato quasi quanto quello italiano. A dispetto della fama di efficienza che contraddistingue questo e molti altri paesi del Nord Europa, alla Svezia sono contestate fra l'altro carenze nel sistema Sipa e nel sistema di informazione geografica. Il conto finale è di 76,6 milioni di euro. Analoghe carenze sono state attribuite alla Danimarca, chiamata a restituire 22,3 milioni di euro. Nella “rete” di Bruxelles sono finite poi Austria (1,3 milioni di euro), Cipro (10,74), Finlandia (0,99), Germania (2,49), Grecia (9,74), Malta (0,26), Paesi Bassi (2,24), Polonia (0,65), Portogallo (1,73), Spagna (0,57), Regno Unito (5,97). In nessuno degli altri Paesi, neanche a dirlo, il motivo dei rimborsi riguarda la gestione delle quote latte...

 

Latte, ancora multe

A proposito di quote latte, è di questi giorni la notizia che cinque Paesi membri hanno superato i quantitativi loro assegnati nella campagna 2010/2011. Danimarca, Olanda, Austria, Cipro e Lussemburgo hanno infatti prodotto circa 200mila tonnellate in più. Si trovano così a dover versare multe per oltre 55 milioni di euro. Multe che vanno pagate, ha ribadito il Commissario europeo all'Agricoltura, Dacian Ciolos, sebbene sia confermata l'abolizione delle quote a partire dal 2015. Nonostante i surplus produttivi di questi cinque paesi, fanno sapere da Bruxelles, la produzione complessiva della Ue è risultata del 6% inferiore rispetto al totale delle quote latte dei 27 paesi.

 

Raccolti, le previsioni

In tema di produzioni, la Commissione ha pubblicato in questi giorni le previsioni di breve periodo che indicano per i cereali un raccolto di 275 milioni di tonnellate. In aumento la produzione di carne, per la quale si prevede però una flessione nel 2012. Si prevede un calo anche per la produzione di semi oleosi. Stabile invece la produzione di latte, per un totale di circa 151 milioni di tonnellate.