“Italia e Russia possono fare moltissimo insieme. Già a Parigi i rispettivi ministeri si sono confrontati sulla sicurezza alimentare e sulla volatilità dei prezzi delle materie prime agricole. Dobbiamo continuare ad adoperarci affinché il dialogo tra le nostre due amministrazioni sia efficace e costante. Per questo ho voluto che si riunisse in giugno a Roma il gruppo di lavoro congiunto".
Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Saverio Romano ha commenta l’incontro a Mosca con la sua collega Elena Borisovna Skrynnik.

I due ministri hanno deciso di costituire un gruppo di lavoro operativo che entro il 2011 dovrà portare alla firma di un memorandum di intesa sulle più importanti questioni agricole che interessano l'Italia e la Federazione Russa: per l'Italia, quale responsabile dei lavori, il ministro ha indicato il Capo di gabinetto del Mipaaf, Antonello Colosimo, mentre il ministro russo ha indicato Aleksey Gospodariov, vicedirettore relazioni esterne del dicastero.

I maggiori operatori italiani mi hanno segnalato alcune difficoltà all’esportazione di loro prodotti (specialmente carne, vino, aceto e formaggi). Si tratta per lo più di problematiche legate al rilascio di licenze e autorizzazioni, a questioni doganali e sanitarie.
"Ho altresì segnalato le difficoltà collegate alla recente applicazione nel suo Paese, di una nuova imposizione fiscale sulle importazioni di vino italiano e alla modifica del sistema delle licenze - ha proseguito Romano -. Per evitare misure discriminatorie abbiamo interessato la Commissione europea, nell'ambito del comitato politica commerciale ed è stata coinvolta l'Ambasciata d'Italia a Mosca".

"I nostri operatori lamentano l'esistenza di onerosi dazi doganali che fanno riferimento ai cosiddetti prezzi presunti: io propongo che due organismi come Ismea e Borsa commerciale telematica certifichino i prezzi di mercato, fornendo alla ambasciata italiana a Mosca un report mensile, che consenta di risolvere il problema", ha concluso Romano.

Infine, un passaggio sui cereali. “Ho manifestato l’interesse del nostro mondo produttivo all'importazione di cereali dalla Federazione. La complementarietà della nostre agricolture potrebbe anche tradursi in uno scambio tra commodities della Federazione Russa e tecnologie italiane".