Sono 28.115 le nuove imprese agricole nate nel 2010, su un totale di 851mila operanti nei settori dell'agricoltura e della silvicoltura, con duemila giovani imprenditori agricoli under 30.

E' quanto è emerso da un'analisi di Coldiretti GiovaniImpresa presentata in occasione dell'assemblea, insieme al vademecum su 'Come aprire una azienda agricola in dieci mosse'.

"E' prioritario - ha sottolineato Coldiretti Giovani Impresa - avere un 'idea' d'impresa intorno alla quale sviluppare un progetto senza fermarsi alla visione bucolica. Non accontentarsi delle ipotesi più tradizionali ma - ha consigliato la Coldiretti - considerare l'ampio spettro di opportunità offerte dal settore che ha esteso le sue competenze dalla produzione alla trasformazione e vendita di prodotti alimentari. E ancora - ha precisato la Coldiretti - dalle agroenergie fino all'offerta di servizi alle scuole come le fattorie didattiche, ma anche alle pubbliche amministrazioni per la cura del verde.

Dopo aver verificato la tenuta dell'idea e averla trasferita in un progetto concreto con la collaborazione di esperti, vanno individuate le opportunità concrete che ci sono sul mercato in termini - ha sottolineato la Coldiretti - di località, aziende e professionalità. Individuato il fabbisogno finanziario, soprattutto per i giovani sotto i 40 anni di età, occorre - sostiene Coldiretti - verificare l'esistenza di agevolazioni per lo specifico progetto considerato".

Per l’acquisto della terra occorre verificare la possibilità di un mutuo presso Ismea nell’ambito dei finanziamenti della piccola proprietà contadina, mentre molte banche offrono condizioni specifiche anche grazie ad accordi con il Consorzio fidi Creditagri Italia promosso dalla Coldiretti per la ricerca delle migliori condizioni di accesso al credito.

"Spesso sono i tempi lunghi delle istruttorie pubbliche a scoraggiare l'ingresso dei giovani - ha denunciato Vittorio Sangiorgio, delegato nazionale Coldiretti Giovani Impresa - nel sottolineare che "ci vogliono oltre due anni per concludere l'istruttoria della domanda per finanziamento pubblico di un giovane con il rischio che la sua idea diventi già vecchia".

Le agevolazioni per la maggioranza sono di natura comunitaria e vengono erogate attraverso le regioni con la consulenza dei Caa avviati anche dalla Coldiretti.

Dal punto di vista burocratico sono tre i passaggi fondamentali: apertura di una partita iva presso l'Agenzia delle entrate, iscrizione al registro delle imprese, sezione speciale agricoltura, presso la competente Camera di Commercio e iscrizione e dichiarazione presso l'Inps.

"Una formazione di base in campo agricolo è importante, ma non decisiva anche perché - ha concluso la Coldiretti - sono numerosi i corsi di formazione professionale organizzati a livello regionale per acquisire competenze e avere la qualifica di imprenditore agricolo dal punto di vista fiscale.