Fruit Logistica di Berlino si conferma la fiera di settore più importante del mondo e anche quest’anno registra una presenza record di operatori.
Con i suoi 2.452 espositori provenienti da 84 continenti e una media di 50.000 visitatori specializzati, la kermesse di Berlino è una occasione speciale per presentarsi e confrontarsi con l’ortofrutta di tutto il mondo e l’Italia conferma anche quest’anno di essere il Paese più rappresentato con 437 espositori.
A Piazza Italia, lo stand collettivo organizzato da Cso, il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan ha incontrato gli operatori italiani presenti in Fiera e ha partecipato all’incontro di presentazione del progetto Frutta nelle scuole. “L’Italia – ha detto Galan – dovrà puntare sempre di più alla riconoscibilità dei propri prodotti che sono ottenuti seguendo le più scrupolose regole di tracciabilità e sicurezza alimentare”.
Ad accompagnarlo il presidente di Cso Paolo Bruni, che ha sottolineato l’importanza e il peso determinante dell’ortofrutta italiana in Europa, dove rappresenta il 20% del totale della produzione del continente confermando di essere il primo paese produttore .
“In questo momento cruciale per l’agricoltura europea, dove si stanno discutendo i futuri assetti finanziari e strategici della Politica agricola comunitaria, voglio rimarcare - ha dichiarato Bruni – che il percorso da tracciare per le imprese italiane è legato alla capacità di differenziare l’offerta, creare innovazione e aprire nuovi mercati. Queste importanti strategie - ha proseguito - dovranno essere sostenute rilanciando e rafforzando, dopo il 2013, l’Ocm di settore che rappresenta un modello da salvaguardare perché presenta un sistema di gestione che, grazie al cofinanziamento è un sistema virtuoso e che andrebbe applicato anche ad altri comparti ancora non regolamentati".
Bruni ha sottolineato gli ottimi risultati dell'Italia con il progetto europeo Frutta nelle scuole, di cui il nostro Paese si è aggiudicato il budget più elevato (20,94 milioni di euro) "e dove si è messa in luce la grande potenzialità della sinergia tra imprese dell’ortofrutta e istituzioni per agire positivamente sul consumatore", ha concluso.
Intanto, si è tenuta oggi a Piazza Italia la riunione integrativa dell’Iko, l’Organizzazione internazionale di cui fanno parte i rappresentanti dei principali paesi produttori di kiwi mondiale.
Hanno partecipato i delegati di Italia, primo produttore mondiale (esclusa la Cina), Nuova Zelanda, Grecia, Francia, Stati Uniti, Cile e Spagna.
Berlino, Piazza Italia: la riunione dell'Iko
La riunione odierna, coordinata da Patrizio Neri, presidente in carica, ha consentito di discutere dell’andamento produttivo e commerciale del kiwi dell’Emisfero Nord, dove circa la metà del prodotto è ancora nei magazzini ed andrà commercializzato nei prossimi mesi.
La bassa produzione, a causa soprattutto del rallentamento dei consumi in Europa, non si è tradotta in un prezzo di mercato rispondente alle aspettative, a pochi mesi dall’entrata sul mercato delle produzioni dell’Emisfero Sud.
I rappresentanti della Nuova Zelanda hanno dichiarato che le previsioni di produzione per la prossima campagna 2011, si attestano sugli stessi quantitativi del 2010 per il kiwi verde, mentre si stima un incremento di produzione per il prodotto giallo (85.000 tonnellate) e si prevede un leggero ritardo di raccolta rispetto allo scorso anno.
Inoltre i neozelandesi confermano che sul mercato europeo saranno destinati gli stessi volumi del 2010, mentre si attiveranno per un maggiore sviluppo sui mercati asiatici.
Per quanto riguarda il Cile, la produzione 2011 è prevista su circa 180.000 tonnellate, sullo stesso livello dello scorso anno.
“L’idea di fare un incontro IKO a Piazza Italia – ha detto Neri - è stata molto apprezzata da tutti i componenti dell’organizzazione. E’ per questo che è stata decisa la riproposizione di questo incontro anche per gli anni futuri. L’appuntamento con il prossimo congresso Iko sarà dal 16 al 20 settembre 2011 a Mount Maunganui in Nuova Zelanda”.
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