Conaf, tavola rotonda sul futuro della Pac

Il XIII° Congresso nazionale del Conaf, il Consiglio dell'ordine nazionale dei dottori Agronomi e dottori Forestali, si è concluso con una Tavola rotonda tra i dottori appartenenti all'ordine, che si sono interrogati sul futuro della Pac-Politica agricola comune e su altri temi di interesse per il mondo agricolo.

"Dalla Pac - ha spiegato la vicepresidente del Conaf Rosanna Zari nel suo intervento - ci aspettiamo il mantenimento dell'efficienza delle aziende e la semplificazione nell'applicazione del Psr-Piano di sviluppo rurale. L'augurio - ha concluso Zari - è che la semplificazione non sia solo una parola, ma un aspetto concreto della nostra professione". 

"In italia - ha affermato il presidente commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo Paolo De Castro - c'è totale disattenzione dal mondo politico sulle tematiche agricole ed è necessario far sentire la voce di tecnici e professionisti e fornire risposte tecniche su tematiche importanti come il reddito degli agricoltori, mercati più competitivi e più globalizzati e la legge sull'etichettatura". 

"In Italia - ha continuato il presidente del Conaf Andrea Sisti - non c'è una politica unitaria nazionale, dei principi generali su come vogliamo stare in Europa. Per questo abbiamo deciso di mettere a disposizione del ministero e del mondo agricolo le nostre professionalità, per essere parte attiva come organo consultivo nelle regioni e migliorare questo Paese in Europa". 

"Il dibattito sulla Pac post 2013 - ha commentato nel suo intervento Paolo Bruni, presidente della confederazione generale delle cooperative agricole dell'Ue - è quasi al termine e l'Italia non ha presentato la propria soluzione, sintomo della mancanza di confronto all'interno del Paese".

"La nuova Pac - ha detto Giovanni La Via, parlamentare europeo della commissione Agricoltura e sviluppo rurale, nel suo intervento finale - dovrà prevedere meccanismi nuovi per fronteggiare le forti fluttuazioni dei prezzi dei prodotti agricoli e ridurre il livello di rischio per il mondo agricolo".