"Una tre giorni positiva". Così Domenico Scarpellini, presidente di Macfrut, a conclusione dell’edizione 2009 della rassegna del Mediterraneo dedicata all’ortofrutticoltura che si è tenuta a Cesena dal 7 al 9 ottobre. La 26a edizione di Macfrut è stata la prima tenuta in autunno. Un cambio di data che ha rinvigorito la rassegna che con 700 espositori (20% esteri), si è tenuta su 30mila mq. "Abbiamo avuto circa 21.500 visitatori (dei quali circa 4.000 esteri), che rappresentano il 20% - ha detto Scarpellini - l’azione comune del nostro ufficio estero, dell’Ice, della Regione Emilia Romagna e della Camera di commercio hanno reso possibile la provenienza di operatori e delegazioni da 80 Paesi, rendendo possibili 300 incontri bilaterali B2B. Inoltre la presenza di importanti buyers della Gdo hanno elevato il livello degli incontri commerciali".
 
Da segnalare in quest'edizione il primo European Fruit Summit organizzato da Macfrut e Cso con il contributo della Regione Emilia Romagna, al quale hanno preso parte 400 operatori di 30 Paesi hanno preso parte. Un incontro reso possibile dallo spostamento di data in autunno per valutare il consuntivo delle produzioni frutticole estive e il preventivo di quelle invernali. La produzione di frutta mondiale è in crescita con un +17% negli anni 2000, mentre quella europea è in lieve ma costante calo passando da poco più di 70 milioni di tonnellate nel 2000 agli attuali 60 milioni di tonn.
L'Italia rappresenta il 30% del totale di frutta dell'Europa a 27, seguita dalla Spagna con il 25%, Francia 16% e Grecia con il 6%.
 
 
 
 
Macfrut , ortofrutta e mercato
  
Tiberio Rabboni, assessore all'Agricoltura dell’Emilia Romagna, ha lanciato un'idea su cui lavorare per il 2010: istituire a Macfrut un G20 dell'ortofrutta che metta a confronto i paesi produttori europei e del Mediterraneo sul sistema ortofrutticolo.

Ma in Italia ci sono anche altre ombre. Da gennaio a giugno 2009, per la prima volta, il saldo della bilancia commerciale ortofrutticola in quantità è negativo (-238.027 tonn), dovute all’export di 1.608.883 tonn (-11,7% sui primi 6 mesi del 2008) e all’import di 1.846.910 tonn. (+14,1%). Nel 2008 il saldo fu positivo di +203.834 tonn. Le famiglie italiane nei primi 7 mesi del 2009 hanno speso per frutta e verdura fresche oltre 8,2 miliardi di Euro (+3,8% sui 7,9 del 2008, pari a 4.868.000 tonnellate, +1,07% sul 2008) e 420,4 milioni di  per i surgelati. Preoccupante il calo dell’acquisto medio: 5 chili in meno per famiglia, con 213 kg/nucleo (-2,29% sui 218 kg del 2008), determinando una spesa media stabile: 362,00 Euro contro 361,00 del 2008, considerando l’aumento del prezzo medio del +2,4%. E’ un dato dell’Osservatorio dei consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane di Macfrut che attesta un incremento delle famiglie acquirenti che raggiungono il 99,9% del totale (+3,6% sul 2008).
 
Calo dei prezzi e dell’export, aumento dei volumi prodotti e calo dei consumi sono le cause di una crisi che, però, non interessa solo l’Italia. Sono problemi che riguardano anche Francia e Spagna, ha spiegato Luca Zaia, ministro delle Politiche agricole, intervenendo mercoledì 7 ottobre all’inaugurazione. Zaia ha sottolineato che l’agricoltore è un imprenditore e che il confronto con il mercato "non può essere fatto in ordine sparso". Zaia sta “ragionando” sulla compartecipazione dei produttori alla formazione dei prezzi e lamenta la mancanza di interprofessionalità.
 
 

 Macfrut, convegno su educazione alla salute e qualità della vita
 
A Macfrut si sono visti rimedi al calo dei consumi e nuovi modi di assumere frutta. Chiquita e Dimmidisì hanno proposto frullati al 100% di frutta, 'frutta da bere' ed è apparsa la barretta di mela, 'frutta da sgranocchiare'.
 
Per la prima volta ha esposto la Grande distribuzione organizzata, con Coop Italia (ha tenuto a Macfrut la Convention europea) e Conad, oltre alla multinazionale Chiquita.
 
"In funzione della crisi nazionale e mondiale possiamo ritenere questa edizione una delle più ricche - conclude Scarpellini - segnando un messaggio forte per l’ortofrutticoltura e presagendo un settore più coeso del passato, augurandoci di essere fra i primi settori a venirne fuori. Occorre reagire alla crisi confrontandosi fra tutte le componenti della filiera, compreso il consumatore, per fare sistema. A Macfrut si sono potuti analizzare i punti di debolezza ed individuare proposte alternative, come ad esempio l’innovazione del prodotto, l’interprofessionalità, la concentrazione dell’offerta, una politica europea, per poter essere più competitivi sul mercato".
 
Infine, è stato istituito Premio innovazione tecnologica. l Primo premio è andato a Unitec (Lugo), per la completezza dello strumento QS_300 per la valutazione della qualità dei frutti. Secondo premio a Miele (Arezzo), per Olimpia 4000 Ultrasuoni, insaccatrice verticale con saldatura a ultrasuoni. Terza TR di Turoni (Forlì) per la maneggevolezza di Da Meter, perr la maturazione dei frutti. Infine, premio a Tiber Pack (Arezzo) per la linea integrata firmata dalle tre differenti macchine (decestinatrice, inseritrice e coperchiatrice).