'Il periodo di crisi non giustifica mai accordi aventi ad oggetto i prezzi o la ripartizione dei mercati o la restrizione delle quantità prodotte'. Lo ha detto il presidente dell'Antitrust Antonio Catricala' nel corso di una audizione davanti alla Commissione Attivita' Produttive della Camera.
Secondo Catricala', sono invece ammissibili 'forme di  cooperazione volte a migliorare la qualità dei prodotti e dei processi e che  trasferiscano tali benefici ai consumatori, senza restringere il confronto  concorrenziale su prezzi e quantità'.
'In tal modo è possibile elaborare risposte efficaci per affrontare le sfide dei mercati internazionali, con gli  strumenti della qualità e dell’innalzamento del valore aggiunto', ha detto il presidente dell'Autorithy, che ha citato due casi: quello della pasta e quello dei formaggi doc.
Nel caso della pasta, ha spiegato l'Autorita', che 'la reazione ad uno shock esogeno, l’innalzamento repentino della materia prima, non giustifica mai la concertazione volta a innalzare i prezzi di tutti. Una simile politica, infatti, consegue l’unico effetto di garantire a tutte le imprese del cartello di poter ribaltare sul consumatore finale integralmente i maggiori oneri, senza perdere le rispettive quote di mercato'. Invece, e’ stata ritenuta non in contrasto con le regole di concorrenza l’approvazione di piani produttivi per i formaggi a denominazione di origine protetta, in momenti di anomale condizioni di mercato e di particolari difficoltà.