L'ortofrutticoltura italiana sta attraversando un periodo in cui lo scenario internazionale e le prospettive sono assai incerte, eppure da Macfrut (Cesena 17-19 aprile), una delle maggiori rassegne internazionali specializzata in ortofrutticoltura, sono arrivati messaggi positivi. Ad esempio c'è chi annuncia investimenti per 20 milioni nei prossimi anni, come Apofruit Italia, oppure chi affronta con rinnovata grinta i mercati esteri (vedi la patata Selenella in Germania o Made in Blu).

 

L'ortofrutticoltura in Italia

A Macfrut si è fatto il punto sulla consistenza del settore che in Italia fattura 22,8 miliardi di Euro. (+1,1% sul 2006) per 23,8 milioni di tonnellate di frutta, ortaggi ed agrumi prodotti. L'interscambio con l'estero nel 2007 fa registrare un saldo attivo di oltre un miliardo (1.025,6 milioni di Euro contro 675 del 2006, pari ad un +51,9%). Il Belpaese ha spedito oltre confine oltre 3 milioni e 700 mila tonnellate di ortofrutticoli (+5,6% sul 2006) pari a 3 miliardi e 366 milioni di Euro (+11,3% sui 3 miliardi e 24 milioni del 2006). Ha importato 2.794.177 di tonnellate, contro i 2.771.681 del 2006 (+0,8%), per una spesa all'estero di 2.340 milioni di Euro, ovvero il -0,4% sui 2.349 del 2006. Le famiglie nel corso del 2007 hanno acquistato frutta e verdura fresche per 8.236.000 milioni di tonnellate (+0,58% sul 2006) pari a 12.628 milioni di Euro (+3% sul 2006). Ogni famiglia nel 2007 ha consumato 380 chili di ortofrutta (+0,52% sui 378 del 2006). Per la prima volta c'è un calo negli ortaggi surgelati (220.900 tonnellate, -0,9% sul 2006) per una spesa di 675 milioni di Euro (-0,4% sul 2006)

In un'Europa sempre più protesa verso il Mediterraneo, l'agricoltura italiana deve cogliere sempre più le occasioni e le opportunità offerte dai nuovi Paesi 'facendo sistema e governando l'offerta' come sottolinea Domenico Scarpellini presidente di Cesena Fiera commentando la 25a edizione di Macfrut. 21.500 visitatori, fra cui 70 delegazioni estere, hanno percorso i 30mila di superficie espositiva dove c'erano circa 700 espositori dei quali il 25% proveniente da oltreconfine, (comprese Cina e India).

 

Una prima novità è venuta da Macfrut International, un'area espositiva per le aziende italiane che assieme a Macfrut si proiettano all'estero verso fiere e incontri. Durante l'edizione 2008 si sono tenuti circa 400 business meeting fra imprese espositrici italiane e aziende straniere di gran livello, ad esempio la Liban Village Cooperative, (Libano) che fattura 215 milioni di dollari, la Iran Dubai Company (100 milioni di dollari), la Patagonia Frutal (Argentina -155 milioni di dollari) o la turca Narpak (che fattura 100 ml di Euro).

Il consumo di ortofrutticoli è in stagnazione o in leggera diminuzione, però, aggiunge Scarpellini 'a Macfrut si sono lanciate due indicazioni, entrambe fondate sull'innovazione. L'ortofrutticoltura italiana, di fronte al calo dei consumi interni, deve porsi l'obbiettivo di esportare, con produzioni competitive di segmento medio alto. L'altro grande obbiettivo è innovare le modalità del consumo' e Macfrut ne ha offerto una grande dimostrazione, realizzando il primo Salone della IV Gamma e relativo Convegno nazionale. Al convegno si è avuta una massiccia partecipazione compresi molti esponenti della GDO. Le verdure e la frutta lavate, tagliate e confezionate, pronte per essere messe nel piatto e condite (IV gamma, appunto) rappresentano un mercato nazionale ed internazionale caratterizzato da trend di crescita estremamente dinamici: l'Italia, secondo mercato di riferimento in Europa dopo la Gran Bretagna, ha sfiorato i 700 milioni di Euro nel 2007 con una crescita superiore al 6% a valore e del 3,% in volume sul 2007. Al Salone della IV gamma si trovavano le maggiori aziende di produzione ed una trentina di imprese di macchinari per la lavorazione della IV gamma.

La IV Gamma ha anche ricadute positive su tutti gli operatori, perché consente una programmazione verso gli agricoltori che ottengono un maggior valore aggiunto e possono investire per il miglioramento dei sistemi produttivi. D'altra parte emerge anche una capacità di soddisfare le esigenze del consumatore e della GDO, anche in termini di ricchezza dell'offerta, non più solo fatta da prodotti da consumare a casa ma anche da nuove referenze legate a frutta, verdure più invitanti e sfiziose', come afferma Giuseppe Battagliola, Presidente della Sezione IV Gamma – Aiipa (l'Associazione delle imprese produttrici di alimentari di Confindustria). La IV gamma è anche un modo nuovo di mangiare verdura e frutta. E per incrementare i consumi ortofrutticoli, quest'anno Macfrut ha accolto i visitatori offrendo una porzione di macedonia di frutta fresca e fragole.

La controprova del gradimento della macedonia (IV gamma se confezionata) viene anche dai risultati del Progetto Frutta Snack, presentati dalla Centrale di Cesena, che gestisce il progetto nelle scuole superiori di Emilia Romagna, Marche, Roma e Bari per i Ministeri della Salute dell'Istruzione e dell'Agricoltura. Fra le 12 referenze che gli studenti trovano nei distributori automatici, la macedonia di frutta fresca è in cima ai consumi con il 51,3%.

Cesena Fiera ha assegnato due Premi. Quello di Macfrut, riconoscimento a personalità che hanno aiutato l'ortofrutticoltura a crescere e svilupparsi, è andato a Romeo Lombardi, l'altro alla memoria di Paolo Moretti, innovatore e anticipatore di tecnologie.

Macfrut in questi 25 anni di attività è sempre stato un punto di riferimento per confrontarsi e individuare le strategie di fronte ai mutamenti sia commerciali che tecnologici. Anche nell'edizione 2008 sono state presenti le aziende leader dai macchinari al packaging con innovazioni per il contenimento dei costi e conseguire maggior valorizzazione al prodotto dell'intera filiera ortofrutticola. E questa tecnologia italiana è stata assai apprezzata, soprattutto da operatori e delegazioni estere. In vari casi si sono stretti nuovi contatti e si sono conclusi alcuni contratti.

Infine, Macfrut è stata l'occasione per l'assegnazione del Premio Grappolo d'oro Export: come miglior esportatore italiano nel 2007 è stato designato Almaverde Bio e il riconoscimento è stato consegnato dal ministro Paolo De Castro.