Macfrut, da giovedì 26 a sabato 28 aprile 2007, nei padiglioni fieristici e nel Centro Congressi di Pievesestina di Cesena, sarà l’occasione per operatori ed esperti, politici e produttori, ricercatori e tecnici di incontrarsi, di vedere le novità del settore ortofrutticolo e di affrontare le questioni più scottanti che riguardano questo “mondo”.
Un settore che in Italia nel 2006 ha realizzato un fatturato complessivo di 22,6 miliardi di Euro (+2,7 sul 2005) producendo 24,5 milioni di tonnellate di ortofrutta (15,1 ortaggi, 5,9 frutta e 3,5 di agrumi). Un settore di grande rilievo soprattutto per Cesena, se si considera che la provincia di Forlì-Cesena ha una produzione lorda vendibile ortofrutticola di 267 milioni di Euro e che nel territorio cesenate è presente tutta la filiera, dalle sementi al Biologico (con la prima fabbrica di insetti utili italiana), dagli imballaggi al freddo intelligente.
Varie realtà associative ed aziende hanno scelto Macfrut come scenario di incontri. Ad esempio, Aneioa (l’Associazione nazionale esportatori ed importatori) che giovedì pomeriggio assieme al Ministro De Castro discuterà de “Il Mercato dell’Ortofrutta nella nuova Europa a 27”, oppure il Gruppo Sole 24 Ore che sabato 28, nel pomeriggio, affronterà la tematica della riforma dell’Ocm con la partecipazione di Cia, Coldiretti, Confagricoltura.
Altri incontri sono promossi da Università di Bologna e di Milano, mentre Cso e Regione Emilia Romagna parleranno delle problematiche del “Governo dell’offerta e la gestione della crisi” (venerdì 27 ore 15.00).
Maersk Italia affronterà il superamento delle barriere fitosanitarie, argomento sul quale lo scorso anno a Macfrut varie componenti della filiera ortofrutticola firmarono un patto. Alla logistica e al packaging Cesena Fiera dedica un Convegno specifico e non mancheranno incontri sugli imballaggi e incontri su argomenti poco conosciuti, quali le radio frequenze per il controllo delle temperature (venerdì 27 ore 15) e la Genomica (sabato 28, ore 9.30).
Un settore, però, che risente della globalizzazione (ormai l’ortofrutticoltura si “sposta” da un continente all’altro e la concorrenza avviene a livello mondiale).

Per questo Macfrut sarà punto di incontro di gruppi di operatori e delegazioni provenienti da 80 Paesi. Ad esempio, arriveranno 24 operatori brasiliani e una ventina dalla Turchia (fra i quali alcuni dei più importanti di quel Paese mediorientale, come Alara, numero uno per il ciliegio nel mondo o la Ozler, principale operatore turco per gli agrumi). Dall’India verranno esponenti di Reliance (circa 20 miliardi di Euro, 22.500 dipendenti e in procinto di aprire 500 supermercati), di Colors dal Sudafrica o della russa City Distribution Victorya (1.200 dipendenti con fatturato di 250 milioni di dollari). Saranno presenti anche vari buyers della GDO internazionale (da Tesco a Metro).
E domenica 29 si costituirà una sorta di “incontro ai vertici” fra il top dell’ortofrutta il top mondiale dell’auto, grazie ad una visita guidata a Maranello, al quartier generale della “rossa” Ferrari, riservata ai rappresentati delle principali catene della distribuzione europea che avranno partecipato a Macfrut.

Per quanto riguarda la parte convegnistica di Macfrut, interessante sarà il confronto su “Le prospettive dell’ortofrutta italiana tra riforma, apertura dei mercati e partenariato euromediterraneo” che giovedì mattina, 26 aprile, dopo l’inaugurazione, vedrà impegnati i ministri dell’Agricoltura Paolo De Castro (Italia), Petar Cobankovic (Croazia) ed Amin Abaza (Egitto). Un incontro che va a consolidare quel ruolo che l’Italia deve sempre più giocare come piattaforma del Mediterraneo, per favorire l’incontro fra i produttori del sud (Medio Oriente, Africa) e del nord Europa ma anche fra Americhe ed Estremo Oriente.
Fra i macroproblemi affrontati a Macfrut vi sarà anche quello della Riforma dell’OCM (Organizzazione Comune di Mercato) del settore ortofrutticolo che dovrà regolamentare da giugno l’intescambio dell’Unione europea.
"Le modifiche - secondo Domenico Scarpellini, presidente di Cesena Fiera, la spa che organizza Macfrut - dovranno essere tese alla semplificazione della sua applicazione con l’obiettivo finale di ottenere un trattamento reciproco da parte dei partner commerciali, nel senso che l’esportazione europea verso Paesi terzi dovrebbe essere attuata in maniera simile alle importazioni straniere verso l’Unione dei 27".
Macfrut non è solo una “vetrina” di tutta la filiera, ma soprattutto un punto di incontro di tutti gli operatori dei vari segmenti, perchè da tempo ha assunto il ruolo di momento di analisi degli scenari del settore e di anticipazioni delle tendenze.

A proposito di tendenze, venerdì 27 (ore 10.30) verrà presentata la nuova fase di Frutta Snack, il progetto che, partito da Cesena, sta coinvolgendo migliaia di studenti delle Superiori in Romagna e che in autunno verrà esteso ad altre aree in Italia, per distribuire nelle macchinette automatiche istallate nelle scuole, frutta e suoi derivati al posto delle “merendine”.
Macfrut, con i suoi circa 700 espositori, in un’area di oltre 30 mila metri quadrati, consente un’ampia e ricca panoramica espositiva di impianti, tecnologia e servizi per la produzione, lavorazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli.
L’Ufficio Estero di Macfrut, con l’apporto di Camera di Commercio, Ice e Regione ha organizzato oltre 250 incontri bilaterali fra aziende italiane espositrici a Macfrut ed imprese estere in base alle esigenze e alle richieste predisposte preventivamente.