Per quanto riguarda il mercato della verdura fresca, nel mese di febbraio 2007, confrontandolo con lo stesso periodo dell’anno precedente, il volume di verdura acquistato è pari a 299 mila tonnellate, quota che fa registrare un aumento del 2,1%. Le famiglie acquirenti passano a 20.487.000 (-1,6%) ed acquistano in media una quantità di verdura pari a 14,6 Kg che costituisce un aumento del +3,8%. Il valore realizzato è di circa 538 milioni di euro (+4,4%), con un prezzo medio di 1,8 euro/Kg, aumentando quindi rispetto a febbraio 2006.


I segmenti del mercato verdura fresca
Le patate segnano un incremento dei volumi pari all’1,9%, ma registra un trend negativo per quanto riguarda le famiglie acquirenti che scendono del 28,0%, innalzando quindi l’acquisto medio del 41,6%. Il prodotto registra una flessione del 2,6% per quanto concerne il valore ed anche il prezzo medio scende del 4,4%. Il confezionamento è al 53,3%.
Si registra un andamento negativo dei carciofi, i cui volumi calano del 28,8% così come le famiglie che diminuiscono del 20,9%. L’acquisto medio a sua volta è negativo e si attesta ad un -10,0% rispetto all’anno precedente. La quota a valore subisce un calo del -26,9% che giustifica un aumento del prezzo medio (+2,7%).
I pomodori manifestano un andamento positivo dei volumi, i quali crescono del 3,9%, ma vi è anche un trend negativo per quanto riguarda le famiglie acquirenti, le quali decrescono del 31,3%. L’acquisto medio si colloca a +51,3% rispetto al 2006, ma il valore subisce comunque una flessione del -3,5%, anche perché il prezzo medio cala del 7,1%. Il dato sul confezionamento è 27,8%.

Si nota un trend positivo per quanto riguarda la lattuga, la quale accresce la propria quota a volume del 3,1% pur registrando una flessione del parco famiglie del -13,0%. L’acquisto medio aumenta del 18,5% e la quota a valore sale del 22,2%, anche grazie ad un concerne il valore ed anche il prezzo medioaumento del prezzo medio, che è del 18,4% superiore a quello del 2006. Il confezionamento di questo prodotto è del 24,1%. I finocchi fanno registrare un incremento a volume dell’11,4%, al quale, però, si contrappone un calo del 37,9% delle famiglie acquirenti. Si osserva un incremento dell’acquisto medio familiare del 79,4%, seguito da un aumento a valore del 29,1%, il quale dipende anche da un innalzamento del prezzo medio del 15,9%. Il confezionamento sale si pone a 26,1%.
Si registra una crescita dei volumi dei cavolfiori del 6,1%, seguito da un calo degli acquirenti dell’8,1%. L’acquisto medio cresce del 15,4%, mentre il valore fa registrare un aumento del 62,4%, con un prezzo medio superiore del 53,1% rispetto all’anno precedente. Il confezionamento si colloca al 19,8%.

La quota a volume degli spinaci cresce del 4,1%, ma si può constatare un calo delle famiglie del 13,0%. L’acquisto medio sale del 19,6% e si registrano valori positivi anche per la quota a valore, cresciuta del 27,6%,e per il prezzo medio, cresciuto del 22,6%. Il dato inerente il confezionamento è del 30,5%.
Si può constatare un generale aumento del confezionamento con trend che crescono notevolmente rispetto al 2006.

Il canale degli iper e supermercati fa registrare un incremento sia a volume (3,0 p.q.) che a valore (6,4 p.q.), detenendo rispettivamente una quota del 42,1% e del 45,1%. La distribuzione attraverso il canale ambulante/mercato vede una diminuzione di 2,0 p.q. sui volumi, dove detiene il 29,5% del mercato, ed una diminuzione di 4,3 p.q. sul valore, in cui detiene il 27,0%. Il fruttivendolo distribuisce i prodotti di questa categoria per il 17,0 dei volumi e per il 16,3% del valore, ma vi sono stati dei trend negativi rispettivamente di 0,8 p.q. e di 1,7 p.q. Infine i discount detengono una quota del 6,0% del volume della distribuzione nazionale (+0,1 p.q. rispetto al 2006) ed una del 6,1% per il valore generato (+0,5 p.q.).

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Per quanto riguarda il mercato della verdura surgelata, a febbraio 2007 possiamo notare un andamento leggermente negativo dei volumi della verdura surgelata rispetto allo stesso mese del 2006. La quota diminuisce infatti dello 0,2% portandosi a 22.344 tonnellate. Il parco acquirenti cresce altrettanto leggermente e segna una crescita dello 0,2% giungendo a 10.931.000 famiglie. L’acquisto medio, pari a 2,044 kg, si flette dello 0,4%, mentre il valore aumenta del 3,3%, giungendo a 71.466 milioni di euro, così come cresce anche il prezzo medio che si attesta a 3,20 euro/kg con un trend positivo del 3,5%.

I segmenti del mercato verdura surgelata
I piselli fanno registrare una crescita dei volumi del 12,7%, così come aumentano gli acquirenti (7,4%). Si può osservare un aumento del 4,9% dell’acquisto medio, al quale segue la crescita della quota a valore (13,3%), giustificato anche da un aumento dello 0,5% del prezzo medio. Si nota una flessione del prodotto minestrone, che decresce dell’8,4%, pur acquisendo nuove famiglie acquirenti, che aumentano dell’1,2%. Diminuisce invece l’acquisto medio, che, con il suo -9,5%, incide sul valore (-4,5%), nonostante il prezzo medio aumenti del 4,2%.
La quota a volume delle patate segue un andamento leggermente negativo, che le colloca al -1,0 % rispetto al 2006, e lo stesso si può dire per le famiglie acquirenti, le quali decrescono dell’1,1%. L’acquisto medio aumenta di poco (0,1%), a differenza del prezzo medio che segna un 2,3%, portando la quota valore a +1,3%.
Gli spinaci segnano un trend negativo a volume diel 5,7% e sono contraddistinti anche da una decrescita degli acquirenti del 5,8%. L’acquisto medio non è interessato da alcuna variazione, a differenza del prezzo medio che aumenta del 4,1%, incidendo in questo modo sul valore che cresce dell’1,9%.
I vegetali stir-fry diminuiscono del 5,9% per quanto riguarda la quota a volume, nonostante vi sia aumento del parco famiglie del 2,1% L’acquisto medio diminuisce del 7,9% ed anche il valore è segnato da un trend negativo del -4,8%, sebbene il prezzo medio cresca dell’1,1%.

Il canale iper e supermercati rappresenta una quota a volume del 72,4% e a valore del 73,0% ed ha subito una crescita rispettivamente di 3,2 p.q. e di 1,9 p.q.. I discount sono al secondo posto nella distribuzione di questa categoria di prodotti ed hanno fatto registrare un crescita di 0,4 p.q. nella quota a volume, portandola al 13,5%, e di 0,7 p.q. nella quota a valore, portandola a 9,3%. Gli altri punti vendita, costituiti perlopiù da “porta a porta”, decrescono nei volumi di 1,0 p.q. e nel valore di 0,7 p.q., giungendo rispettivamente al 5,2% di quota a volume e al 7,4% di quota a valore.
Infine, per quanto concerne il self-service, che occupa il 4,3% della quota a volume ed il 5,2% della quota a valore, abbiamo un decremento di 1,9 p.q. e di 1,5 p.q.

Tratto da CesenaFiera - "Web News"
Foto by Kevin Connors e Dawn M Turner