Pesche, arance, carciofi e cocomeri guidano la ripresa dei consumi nei primi 8 mesi del 2006 (+3,2% sull’analogo periodo del 2005). Una ripresa “annunciata” a Macfrut, quando i dati dei primi due mesi indicarono che si era interrotto il calo negli acquisti che perdurava da un paio di anni.
I dati dell’Osservatorio dei consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane di Macfrut, redatto da IHA Gfk per Cesena Fiera, la spa che organizza la maggior rassegna specializzata in Europa, confermano che le famiglie italiane, da gennaio ad agosto 2006, hanno acquistato ortofrutta fresca per 5,5 milioni di tonnellate (+3,19% sui 5,4 milioni di tonnellate del 2005), spendendo 8,4 miliardi di Euro (+7,6% sui 7,8 miliardi di Euro del 2005).
"La diffusione dei dati dell’Osservatorio – sottolinea Domenico Scarpellini, presidente di Cesena Fiera - è uno dei servizi che Macfrut fornisce al settore ortofrutticolo italiano consentendo agli operatori e ai distributori di conoscere quasi in tempo reale gli orientamenti dei consumi dei 21,5 milioni di nuclei familiari del Belpaese. Un servizio che si somma alla grande capacità di Macfrut di essere punto di riferimento sia nazionale che internazionale per tutto il settore. L’appuntamento – quest’anno è la 24a edizione - è ormai un’occasione per delineare le prospettive a livello mondiale del settore. E quest’anno l’internazionalizzazione è la priorità strategica di Macfrut. Sia attraverso la valorizzazione del livello dell’operatore professionale estero, sia con presenze a manifestazioni estere (Russia, India, ecc). Non a caso abbiamo aperto un ‘Ufficio Estero Macfrut’ e, per avere maggiori contatti con operatori del Celeste Impero, abbiamo instaurato un rapporto di consulenza con una esperta di marketing cinese".
A Macfrut 2007 (Cesena, 26-28 aprile) verranno diffusi i dati dell’intero 2006. Per ora si osservino quelli da gennaio ad agosto.

Sono dati che in qualche maniera rassicurano il settore e fanno sperare in un buon recupero su base annua, se si considera che nel 2005 gli acquisti totali del fresco scesero sotto gli 8 milioni di tonnellate. e che fra il 2000 e il 2005 ogni nucleo familiare italiano ha acquistò 92 chilogrammi di ortofrutta fresca in meno.
Se si scorporano i dati, ci si accorge che i volumi di frutta del 2006 crescono del +2,9% (2.680.760 tonnellate contro 2.603.044 nel 2005), in maniera pressoché analoga a quella della verdura fresca (+3,3%, ovvero 2,9 milioni di tons contro 2,2 del 2005), mentre la frutta ha un incremento in valore del +3,9% (dai 3,6 miliardi di Euro del 2005 si passa a 3,8 nel 2006) e la verdura realizza u secco +10,8% (a fronte dei 4,2 miliardi di Euro 2005 nel 2006 si spendono 4,6 miliardi di Euro.
Esaminando le varie voci che compongono i consumi delle famiglie, ci si accorge che fra la frutta fresca al primo posto negli acquisti rimangono anche nel le mele (617.379 tonnellate per 732, 6 milioni di Euro) davanti alle arance (542.600 tons per 560 milioni di Euro) e alle banane (quasi 312.000 tons per 449,9 milioni di Euro). Le pesche sono al quinto posto con 177.483 tons pari a una spesa di 277 milioni di Euro. Interessante l’incremento di acquisti di pesche (+2% in quantità e +7% in valore), arance (+2% in quantità e +4% in valore). Però il maggior aumento è dei acrciofi, cghe fanno registrare rispetto ai primi 8 mesi del 2005 un +11% in volume e + 8% in valore, con i cocomeri che si accontentano del +4% in quantità e del +2 in valore.
Per le verdure, la borsa della spesa delle famiglie italiane, da gennaio ad agosto 2006, mantiene al primo posto le patate (448.742 tons per 348,3 milioni di Euro) seguite da pomodori (384.600 tons per una spesa di 681,7 milioni di Euro) e da cocomeri o angurie (246.760 tons per 112,4 milioni di Euro).
Anche nei primi 8 mesi del 2006 prosegue l’avanzata della distribuzione moderna, tallonata dai discount, a scapito dei canali più tradizionali.
Negli acquisti di verdura le famiglie italiane in valore si rivolgono per il 41,6% (+ 1,3 sul 2005) a iper e supermercati, per il 30,4% a mercati ed ambulanti (-1,4% sul 2005), per il 17% al fruttivendolo (-1%) e per il 5,6% ai discount (+0,6%). La frutta è acquistata al 19,4% dal fruttivendolo (-0,2% sul 2005), per il 41,8% (+1,9%) all’iper e supermercato e per il 28,3% al mercato o dall’ambulante (-2,6%) e per il 5,1% al discount (+0,3% sempre sui primi 8 mesi del 2005).

Foto by: Kevin Connors
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