I bovini in Europa…
Prosegue il momento favorevole per i mercati europei della carne bovina, che anche a fine marzo registrano in media un aumento dei prezzi, sia del vivo sia del macellato.
Per le carcasse di soggetti adulti il prezzo medio ha superato i 489 euro al quintale, con un aumento rispetto allo scorso anno del 32,2%.
Bene anche i prezzi all'origine, come si nota nella tabella che segue.
…e in Italia
Situazione analoga a quella europea si registra in Italia per il mercato delle carni bovine, con prezzi all'origine in aumento per tutte le tipologie.
In particolare per i tori da macello le rilevazioni di Ismea mostrano per il mese di marzo aumenti medi a due cifre, che portano il divario con lo scorso anno ad oltre il 40%.
Aumenti importanti anche quelli registrati per i vitelloni, come si può verificare nella tabella che segue.
Il prezzo medio all'origine di alcune categorie di bovini
(Fonte: Ismea)
Le materie prime
Una parte rilevante di questi aumenti è stata assorbita dall'aumento dei costi, in particolare per l'alimentazione degli animali.
Rispetto a un anno fa per molte materie prime, come le crusche e i farinacci, gli aumenti sono superiori al 40%.
Il mercato sembra tuttavia aver esaurito la corsa al rialzo e nell'ultima settimana di marzo le rilevazioni di Ismea mostrano flessioni per molti prodotti.
Prezzo medio di alcune materie prime per l'alimentazione del bestiame
(Fonte: Ismea)
I suini in Europa…
Mercati in recupero anche per il settore suinicolo europeo, con prezzi che nell'ultima settimana di marzo mostrano aumenti di oltre il 30% rispetto al mese precedente.
Significativo il differenziale con i prezzi dell'anno precedente, come evidenzia la tabella che segue.
E' il risultato di una minore disponibilità di prodotto su tutti i mercati europei, a sua volta conseguente alla lunga crisi del settore, che ha costretto alla chiusura molti allevamenti e ha indotto quelli rimasti a contenere le perdite riducendo la produzione.
… e i suini in Italia
Come per le carni bovine, anche nel caso dei suini il mercato italiano è allineato a quello europeo, con prezzi in aumento del 6,6% su base mensile e del 7,8% in riferimento allo scorso anno.
Considerando gli aumenti dei costi di produzione, i margini degli allevamenti restano tuttavia ancora in sofferenza.
Ma è presumibile che i prezzi, seguendo la curva di mercato di questo periodo, possano ancora aumentare.
La contemporanea flessione che si sta registrando sui mercati delle materie prime dovrebbe finalmente ridare margini a questo settore, lungamente provato da crisi ricorrenti.
Purché una nuova spinta produttiva non metta in discussione l'equilibrio fra domanda e offerta.
Prezzi medi mensili dei suini da macello
(Fonte: Ismea)
L'avicoltura europea…
Non trova ostacoli la crescita del mercato avicolo europeo, che macina ulteriori aumenti.
La curva dei prezzi del 2022 mostra un'impennata che si contrappone visibilmente alla curva dei prezzi del 2020, in flessione durante questa stagione.
In dettaglio, il prezzo medio dei broiler nell'ultima settimana di marzo si collocava a 250,59 euro per quintale peso morto.
Un livello del 10,3% superiore a quello del mese di febbraio e del 28,4% più elevato rispetto all'anno precedente.
Andamento del prezzo medio europeo dei broiler negli ultimi tre anni
(Fonte: Commissione Europea)
…e l'avicoltura italiana
In Italia tutti i comparti avicoli segnano spunti al rialzo.
Fra tutti le galline, che con il prezzo di 0,69 euro per kg "spiccano il volo", segnando in marzo un aumento del 26,7% rispetto al mese precedente e uno "spread" del 114% nei confronti dello stesso periodo del 2021.
Ma va ricordato che proprio questo segmento viene da un lungo periodo di prezzi bassi.
Significativi anche gli aumenti registrati da polli e tacchini, come si nota dalla tabella che segue.
Prezzo medio mensile di alcune tipologie di avicoli
(Fonte: Ismea)
Un aiuto può venire dall'esame delle tendenze in atto. Ma occorre conoscere i "numeri della carne" e in tempi di mercati globali lo sguardo deve allargarsi a livello internazionale.
