Un formaggio quello etico solidale grattugiato - una miscela composta dal 70% di pecorino sardo 100% e 30% vaccino Biraghi 100% latte italiano - che a ottobre 2020 ha toccato il + 20,14% rispetto allo stesso mese dell’anno prima: oltre 150 quintali rispetto ai 126 del 2019. Crescita che conferma quella di settembre 2020 (+39,38% rispetto a settembre 2019) e che quest'anno a gennaio ha segnato un +84,67%, la percentuale più alta in assoluto nel raffronto tra mesi dell’anno prima.
Il Pecorino solidale presenta anche un buon livello di distribuzione ponderata: ad ottobre 2020 ha raggiunto il 38% di commercializzazione concentrata negli iper e supermarket del paese, con una crescita di 5 punti percentuali rispetto allo stesso mese del 2019.
Lo scorso anno il caseificio Biraghi ha acquistato dalla Cooperativa pastori di Dorgali circa 1.500 quintali di pecorino, ottenuto da latte munto e trasformato in Sardegna. "Siamo più che soddisfatti - commenta il presidente della cooperativa pastori Dorgali, Leonardo Salis -. Le vendite vanno molto bene e Biraghi si conferma un partner serio che non solo rispetta gli accordi ma addirittura va oltre: hanno acquistato più pecorino degli accordi e stanno anticipando il ritiro. Pagano puntualmente 10 centesimi in più rispetto ai prezzi Clal e comunque, a prescindere dal mercato, il prezzo di acquisto del pecorino deve garantire ai nostri pastori minimo 1 euro al litro".
Oltre al pecorino per il formaggio etico solidale, il caseificio piemontese Biraghi acquista da Dorgali anche quello da destinare al nuovo prodotto nato dall’accordo di filiera con Coldiretti Sardegna. "E'un pecorino da tavola, lavorato a Dorgali con il latte munto in Sardegna - spiega il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -, un pecorino porzionato e confezionato grazie alle tecnologie moderne, con gusto dolce e delicato. Si presenta in una pratica confezione con apertura facilitata e zip "apri e chiudi" che contiene una fetta da 150 grammi senza crosta laterale, posizionata su un vassoio estraibile che permette al consumatore di riporla nella confezione o in frigo senza sporcarsi le mani." Anche questo nuovo prodotto rispetta sempre le condizioni dell'accordo Coldiretti-Biraghi: deve garantire un prezzo equo ai pastori che non deve mai scendere sotto i costi di produzione.
"Siamo orgogliosi di questo accordo di filiera - sottolinea il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu - un esempio virtuoso e replicabile in tutti i settori produttivi che garantisce una equa remunerazione a tutti. Fra quattro mesi il patto taglierà il traguardo dei quattro anni e conferma ogni mese, dati alla mano, che gli accordi di filiera sono possibili, aiutano a lavorare in trasparenza, a far crescere le vendite e la promozione dei prodotti made in Italy, ma anche a far crescere la qualità e la sperimentazione di nuovi prodotti, oltre ad accrescere la fiducia con il consumatore".