Dodici dicembre 1969, Milano, piazza Fontana: nella hall della Banca nazionale dell'agricoltura esplode una bomba e il milanese Giuseppe Negri, ex macellaio e commerciante di bestiame e di terreni agricoli, viene investito in pieno dalle schegge. Ma una volta ristabilitosi dalle gravi ferite, decide di cambiar vita e di condurre in prima persona la cascina Bordona di Valera Fratta (Lo), di cui era già proprietario.
Sono passati quasi cinquant'anni da quella fatidica data, e al timone della "Bordona Farm" c'è ancora la famiglia Negri, che da allora vive di agricoltura: riso e carne bovina, o meglio Carnaroli e Limousine, un tandem di successo. "Ma all'inizio - puntualizza Alberto Negri, oggi al timone dell'azienda insieme al fratello Andrea e alla moglie Beatrice - mio nonno Giuseppe e mio padre Antonio decisero di specializzarsi nella produzione e nella vendita di manze da latte gravide, con l'obiettivo, in un secondo momento, di mettersi a mungere. Ma non appena fu pronta la stalla che doveva ospitare le vacche, l'Europa se ne uscì con il regime delle quote latte, e a quel punto preferirono sterzare sui bovini da carne".
La mandria, costituita in tutto da 300 capi, viene alimentata con alimenti di provenienza quasi esclusivamente aziendale, con quattro-cinque mesi all'anno di verde. Dal prossimo autunno sarà raggiunta la piena autosufficienza
Una scelta che, con il senno di poi, si rivelò azzeccata, anche perché fin dagli esordi declinata in chiave rosso-Limousine. "Il primo nucleo di 40-50 manze da carne, meticce e di varie razze, acquistate qui in Lombardia - prosegue infatti Alberto - furono coperte con tori Limousine reperiti direttamente in Francia. Di lì iniziò il lavoro in purezza che alla fine degli anni '80 ci portò ad avere l'intera mandria iscritta a quello che all'epoca era il registro anagrafico della Charolais e della Limousine. In tutto 150 capi, un'ottantina di femmine in linea vacca vitello".
La fecondazione è naturale: ogni toro dispone di un harem da venti-venticinque fattrici
Sono gli anni in cui Alberto, poco più che ventenne, entra nel board dell'Anacli, frequenta i big della Limousine italiana, punta sulla genetica Kbs e sfila sul ring delle mostre di razza, aggiudicandosi anche diversi trofei.
Aberto Negri con Etalon, ex campione di razza e oggi toro da compagnia
"Per almeno un decennio - osserva il nostro interlocutore - la nostra principale fonte di reddito è stata la vendita di bestiame da vita, manze in prevalenza. Un ambito che oggi ha minore importanza: vendiamo tutt'al più qualche toro o qualche vacca gravida". Da cinque anni a questa parte l'azienda ha infatti cambiato i propri connotati: le discendenze non soltanto maschili, ma anche femminili delle 120 fattrici, nonché le stesse vacche a fine carriera, vengono ingrassate in azienda, e alimentano il laboratorio carni e lo spaccio aziendale, un'accogliente boutique interna alla cascina dove il consumatore può trovare il riso e la carne bovina di casa, ma anche vini, olii e un'ampia scelta di prodotti "top" della zona, irreperibili nei supermercati.
Ecco perché oggi la famiglia Negri vende la sua carne biologica non soltanto attraverso lo spaccio, ma anche a una selezionata clientela locale, costituita in prevalenza da ristoratori e negozianti, riforniti due volte alla settimana. E l'offerta è rivolta anche al grande popolo di internet: "circa un terzo della nostra produzione - conferma Alberto - viene venduta attraverso l'e-commerce. Gli ordini sono giornalieri e i tagli di carne, confezionati sotto vuoto, devono essere consegnati entro sera alla piattaforma distributiva, oppure, nel caso di una rete di gruppi di acquisto, devono essere trasportati nei luoghi deputati alle cosiddette serate di vendita".
Risultato: dopo una giornata di lavoro niente aperitivo o tv, ma tutti in laboratorio a preparare i pacchi per le consegne.
La carne prodotta in azienda viene venduta anche via internet, confezionata sotto vuoto e consegnata a pacchi
La genetica acorne è abbinata anche a ottime performance sul fronte della qualità della carne, della docilità della facilità di parto e delle attitudini materne
"Sotto questo profilo - osserva Alberto - il lavoro di selezione fatto in passato ci ha aiutato molto. Inizialmente abbiamo scelto la genetica polled per motivi di benessere animale, ma in fondo l'assenza di corna è la peculiarità meno interessante. Per noi ha infatti maggiore importanza la tendenza a dare carni con il giusto grado di marezzatura, qualità da attribuirsi forse alla presenza di sangue Angus. Non a caso il nostro macellaio ha imparato a riconoscere a vista i tagli dei soggetti polled. E poi c'è la docilità, la facilità al parto, l'elevata produzione di latte per il vitello…".
Il macellaio di casa Angelo Ferri, ex dipendente di Peck, mostra due belle mezzene in frollatura
Tutti aspetti fondamentali per chi, come la famiglia Negri, oltre agli animali all'ingrasso ha anche un bel parco nutrici da gestire. Ed è veramente un piacere vedere sgambare le fattrici con i vitelli al seguito, sul grande paddock in erba allestito di fianco alle stalle.
I gruppi vengono stabulati in box su lettiera in paglia, rinnovata di frequente, ciascuno dotato di ampio paddock all'aperto
Sì, perché alla Bordona Farm i desideranda del consumatore vengono prima di tutto, e il pascolo è realtà. Anche in inverno, quando è possibile vedere gruppetti di vacche a fine carriera pascolare sugli appezzamenti dove non sono stati seminati i cereali. Attenzione, non siamo a Limoges, ma nel cuore della Pianura padana, a trenta chilometri dalla Madonnina.
Sono passati quasi cinquant'anni da quella fatidica data, e al timone della "Bordona Farm" c'è ancora la famiglia Negri, che da allora vive di agricoltura: riso e carne bovina, o meglio Carnaroli e Limousine, un tandem di successo. "Ma all'inizio - puntualizza Alberto Negri, oggi al timone dell'azienda insieme al fratello Andrea e alla moglie Beatrice - mio nonno Giuseppe e mio padre Antonio decisero di specializzarsi nella produzione e nella vendita di manze da latte gravide, con l'obiettivo, in un secondo momento, di mettersi a mungere. Ma non appena fu pronta la stalla che doveva ospitare le vacche, l'Europa se ne uscì con il regime delle quote latte, e a quel punto preferirono sterzare sui bovini da carne".
La mandria, costituita in tutto da 300 capi, viene alimentata con alimenti di provenienza quasi esclusivamente aziendale, con quattro-cinque mesi all'anno di verde. Dal prossimo autunno sarà raggiunta la piena autosufficienza
Una scelta che, con il senno di poi, si rivelò azzeccata, anche perché fin dagli esordi declinata in chiave rosso-Limousine. "Il primo nucleo di 40-50 manze da carne, meticce e di varie razze, acquistate qui in Lombardia - prosegue infatti Alberto - furono coperte con tori Limousine reperiti direttamente in Francia. Di lì iniziò il lavoro in purezza che alla fine degli anni '80 ci portò ad avere l'intera mandria iscritta a quello che all'epoca era il registro anagrafico della Charolais e della Limousine. In tutto 150 capi, un'ottantina di femmine in linea vacca vitello".
La fecondazione è naturale: ogni toro dispone di un harem da venti-venticinque fattrici
Sono gli anni in cui Alberto, poco più che ventenne, entra nel board dell'Anacli, frequenta i big della Limousine italiana, punta sulla genetica Kbs e sfila sul ring delle mostre di razza, aggiudicandosi anche diversi trofei.
Aberto Negri con Etalon, ex campione di razza e oggi toro da compagnia
"Per almeno un decennio - osserva il nostro interlocutore - la nostra principale fonte di reddito è stata la vendita di bestiame da vita, manze in prevalenza. Un ambito che oggi ha minore importanza: vendiamo tutt'al più qualche toro o qualche vacca gravida". Da cinque anni a questa parte l'azienda ha infatti cambiato i propri connotati: le discendenze non soltanto maschili, ma anche femminili delle 120 fattrici, nonché le stesse vacche a fine carriera, vengono ingrassate in azienda, e alimentano il laboratorio carni e lo spaccio aziendale, un'accogliente boutique interna alla cascina dove il consumatore può trovare il riso e la carne bovina di casa, ma anche vini, olii e un'ampia scelta di prodotti "top" della zona, irreperibili nei supermercati.
Lifting di sostanza
"Il tutto - spiega Alberto - ha avuto origine nel 2013, quando decidemmo di trasformare un vecchio fabbricato, all'epoca fatiscente, nel negozio dove avremmo venduto i prodotti aziendali. Fin dal 1998 eravamo in regime biologico, sia per la campagna che per l'allevamento, ma senza un'attività di vendita diretta il valore aggiunto andava ad altri. Così, per avere margini più ampi, abbiamo optato per la filiera corta". La nuova attività prende subito piede, ma mostra fin dall'inizio il suo grande limite: "richiede un impegno veramente pressante e continuo - afferma il nostro interlocutore -. D'altra parte non c'è alternativa: sabato a parte, la gente non va in campagna a fare la spesa, per cui è necessario attrezzarsi".Ecco perché oggi la famiglia Negri vende la sua carne biologica non soltanto attraverso lo spaccio, ma anche a una selezionata clientela locale, costituita in prevalenza da ristoratori e negozianti, riforniti due volte alla settimana. E l'offerta è rivolta anche al grande popolo di internet: "circa un terzo della nostra produzione - conferma Alberto - viene venduta attraverso l'e-commerce. Gli ordini sono giornalieri e i tagli di carne, confezionati sotto vuoto, devono essere consegnati entro sera alla piattaforma distributiva, oppure, nel caso di una rete di gruppi di acquisto, devono essere trasportati nei luoghi deputati alle cosiddette serate di vendita".
Risultato: dopo una giornata di lavoro niente aperitivo o tv, ma tutti in laboratorio a preparare i pacchi per le consegne.
La carne prodotta in azienda viene venduta anche via internet, confezionata sotto vuoto e consegnata a pacchi
La genetica conta
Ma il giro c'è ("vendiamo due capi a settimana") e i commenti della clientela sono inequivocabili: la carne bovina della Bordona Farm viene puntualmente ritenuta di qualità superiore.La genetica acorne è abbinata anche a ottime performance sul fronte della qualità della carne, della docilità della facilità di parto e delle attitudini materne
"Sotto questo profilo - osserva Alberto - il lavoro di selezione fatto in passato ci ha aiutato molto. Inizialmente abbiamo scelto la genetica polled per motivi di benessere animale, ma in fondo l'assenza di corna è la peculiarità meno interessante. Per noi ha infatti maggiore importanza la tendenza a dare carni con il giusto grado di marezzatura, qualità da attribuirsi forse alla presenza di sangue Angus. Non a caso il nostro macellaio ha imparato a riconoscere a vista i tagli dei soggetti polled. E poi c'è la docilità, la facilità al parto, l'elevata produzione di latte per il vitello…".
Il macellaio di casa Angelo Ferri, ex dipendente di Peck, mostra due belle mezzene in frollatura
Tutti aspetti fondamentali per chi, come la famiglia Negri, oltre agli animali all'ingrasso ha anche un bel parco nutrici da gestire. Ed è veramente un piacere vedere sgambare le fattrici con i vitelli al seguito, sul grande paddock in erba allestito di fianco alle stalle.
I gruppi vengono stabulati in box su lettiera in paglia, rinnovata di frequente, ciascuno dotato di ampio paddock all'aperto
Sì, perché alla Bordona Farm i desideranda del consumatore vengono prima di tutto, e il pascolo è realtà. Anche in inverno, quando è possibile vedere gruppetti di vacche a fine carriera pascolare sugli appezzamenti dove non sono stati seminati i cereali. Attenzione, non siamo a Limoges, ma nel cuore della Pianura padana, a trenta chilometri dalla Madonnina.
di Alessandro Amadei
