L’edizione di quest’anno, organizzata da Ara Puglia, Anabic e Aia, cade in un momento particolarmente significativo per gli allevatori della Podolica: si è da pochi giorni infatti celebrata (il 22 maggio) la Giornata mondiale della biodiversità, voluta dalla Fao, organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, e queste bovine italiane rustiche per eccellenza, appartenenti al circuito Anabic, Associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne, ben rappresentano un esempio di forte integrazione con i territori nei quali sono allevate, rispettandone gli ecosistemi.
Pur non essendo a rischio di estinzione, anzi, con numeri in crescita in quanto a capi iscritti al Libro Genealogico nazionale Anabic, la Podolica rappresenta un simbolo per tutto il Mezzogiorno, evidenziando le sue doti di rusticità, sfruttamento dei pascoli marginali, adattabilità e spiccata attitudine materna, che ne fanno una chiara rappresentazione della linea vacca-vitello, molto importante per la sostenibilità dell’allevamento bovino da carne nell’Appennino meridionale.
Inoltre, la Podolica è il bovino tipico transumante lungo le vie dei tratturi del Centro-Sud Italia, ed anche in questo caso il recente avvio della richiesta di far dichiarare dall’Unesco “La Transumanza” patrimonio culturale immateriale dell’umanità (con il Belpaese capofila in Europa, assieme a Grecia ed Austria) le fa assumere una rilevanza particolare.
La Podolica, quindi, è una razza autoctona che offre possibilità a trecentosessanta gradi, sia per la valorizzazione del prodotto carne sia per la trasformazione del latte in produzioni casearie tipiche e tradizionali, come il caciocavallo podolico.
Nel ricco programma della manifestazione anche un interessante convegno, nella giornata di apertura del 1° giugno, sul tema "Miglioramento genetico, benessere animale e qualità delle produzioni del bovino podolico".
In proposito, il presidente di Anabic, Luca Panichi, rappresentante in Comitato direttivo Aia delle Associazioni bovine da carne, dichiara: “Con la Nazionale della Podolica chiudiamo idealmente una stagione che ha visto le cinque razze bovine da carne protagoniste di diversi momenti sia espositivi che di formazione e divulgazione: penso alla Chianina ad Agriumbria, alla Romagnola a Bastia di Ravenna, alla Maremmana alla Fiera del Madonnino di Grosseto ed alla Marchigiana durante la Raci di Villa Potenza di Macerata".
"In tutte queste occasioni - continua Panichi - come avverrà ora in terra di Puglia – i nostri allevatori hanno dimostrato il loro impegno e gli sforzi per conservare e migliorare le loro razze, anche per fornire le più ampie garanzie ai consumatori sulla salubrità delle produzioni e sul rispetto del benessere degli animali. Ma voglio anche ricordare il grande lavoro fatto con le altre razze italiane da carne, che in queste ultime settimane hanno celebrato le loro manifestazioni di livello nazionale e interregionale: mi riferisco in particolare alla Piemontese ed alle razze Limousine e Charolaise, che fanno della qualità, rintracciabilità e sostenibilità i loro indubbi punti di forza".
Scopri i dettagli della Mostra nazionale bovini di razza Podolica
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