In Campania vi sono 4000 dosi di vaccino per immunizzare il bestiame da blue tongue, ma giacciono inutilizzate perché le Asl competenti per territorio non ne sanno nulla. Vaccini dimenticati che però ora raggiungeranno rapidamente gli allevamenti e gli animali che ne hanno bisogno. Intanto, secondo Coldiretti Campania, l'infezione è in ripresa e rischia di falcidiare il reddito degli allevatori delle zone interne e montane della regione.
 
"Per un incredibile cortocircuito informativo tra enti pubblici siamo costretti ad assistere ad una recrudescenza della blue tongue, la febbre catarrale degli ovicaprini, che si poteva tranquillamente evitare" dice Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania, commentando l'incontro tecnico di ieri – 12 luglio 2016 - con Paolo Sarnelli, dirigente del Servizio Veterinario Regionale della Campania
 
"Dopo aver sollevato il problema - spiega Loffreda - e dopo aver avuto dalla Regione ampia disponibilità alla collaborazione, scopriamo che le unità veterinarie delle Asl non sono a conoscenza della disponibilità dei vaccini. Già dal mese di giugno la Regione Campania aveva acquistato circa 4.000 dosi di vaccini, mentre gli allevatori si sono sentiti rispondere dalle Asl che non vi era disponibilità. Ragion per cui ci eravamo anche attivati per acquistarli noi per conto dei nostri allevatori”.
 
Il direttore di Coldiretti Campania continua: “Invece siamo costretti a constatare che la campagna di vaccinazione preventiva è saltata per pura mancanza di dialogo tra enti. Una situazione intollerabile che Coldiretti denuncia con forza. Dalla Regione abbiamo ricevuto rassicurazioni per un'ulteriore azione informativa, ma in questo momento la vaccinazione può servire solo per gli allevatori che movimentano le greggi".
 
I vaccini per la febbre catarrale degli ovini sono BV1 e BV4. La vaccinazione, oltre a consentire la movimentazione intraregionale ed extraregionale degli animali delle specie recettive alla blue tongue, consente di proteggere dalla forma clinica il patrimonio ovi-caprino dai danni derivanti dalla circolazione del virus e limita la possibilità di circolazione virale nel territorio.