In Campania non si placa il clima di attenzione sulla sanità animale.
Dopo l'allarme per l'imminente proclamazione dello stato di agitazione dei veterinari specialisti pubblici, la Coldiretti Campania insorge contro l'amministrazione sanitaria regionale, che avrebbe sottovalutato il rischio di diffusione da sindrome della lingua blu tra gli ovini ed i bovini, non avviando il piano vaccinale.
E l'organizzazione agricola si propone di acquistare essa stessa i vaccini da consegnare ai servizi veterinari territorialmente competenti.
 
L'avvento della stagione calda mette sotto stress la salute degli animali. Ad essere particolarmente colpiti dalla sindrome della lingua blu possono essere gli ovini e i caprini. La febbre catarrale degli ovini non è pericolosa per l'uomo, può causare notevoli danni ai patrimoni zootecnici.
 
A tale proposito Salvatore Loffreda, direttore della Coldiretti Campania, con una nota ha espresso a Paolo Sarnelli, dirigente del settore veterinario della Regione Campania, forte preoccupazione per la mancata vaccinazione degli animali appartenenti alle specie sensibili.
 
"L'assenza delle vaccinazioni obbligatorie - spiega Loffreda - non consente, soprattutto in alcune aree del nostro territorio regionale, la libera movimentazione dei capi. A questo proposito si sollecita l'amministrazione regionale a procedere alla campagna vaccinale con i sierotipi 1 e 4 di tutti i capi sensibili (ovini e bovini) alla malattia. Come è noto gli obiettivi della campagna vaccinale, oltre a consentire la movimentazione intraregionale ed extraregionale degli animali delle specie recettive alla blu tongue, consente di proteggere dalla forma clinica il patrimonio ovi-caprino dai danni derivanti dalla circolazione del virus e limita la possibilità di circolazione virale nel territorio".
 
Per accelerare i tempi, la Coldiretti, ha manifestato la disponibilità, previa autorizzazione della Regione, ad acquistare i vaccini per conto degli allevatori interessati.
I vaccini verrebbero poi consegnati ai servizi veterinari territoriali competenti, che hanno manifestato disponibilità a procedere poi alla somministrazione agli animali.