Il capitolo nitrati resta aperto con l'impegno del Governo per la ridefinizione entro poche settimane delle aree vulnerabili e dei vincoli imposti dalla Direttiva nitrati, alla luce delle ultime conoscenze scientifiche scaturite dalle ricerche di Ispra (Istituto superiore per la ricerca ambientale). Proposte che dovranno poi trovare il consenso della Commissione europea. E' quanto ha assicurato il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina a margine della Conferenza Stato Regioni del 27 novembre, incontro che ha portato alla approvazione dello schema di decreto sulle nuove norme per la gestione degli effluenti di allevamento, delle acque reflue e del digestato. Fra l'altro si è deciso il limite del 30% nell'impiego di colture dedicate ai nuovi impianti di biogas.

Cinque punti
Più in dettaglio lo schema di decreto prevede:
- ripartizione del digestato in agrozootecnico ed agroindustriale;
- parificazione ai concimi di origine chimica (convalidata da analisi chimiche) e calcolo dell’azoto tramite l’effettivo fabbisogno delle colture, così da garantire il rispetto dell’ambiente;
- divieto di utilizzazione agronomica del digestato in caso di immissione negli impianti di colture che provengano dai siti di bonifica;
- flessibilità nella definizione dei 60 giorni di divieto di spandimento degli effluenti;
- graduale limitazione all’uso di colture no food alternative all’utilizzazione agricola dei terreni coltivati.

Ambiente Ok
Soddisfatto dell'accordo il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, che in questa intesa vede un rafforzamento della sostenibilità ambientale delle produzioni agricole. Si aprono anche maggiori spazi alla trasformazione degli scarti di produzione in energia da fonti alternative.

Nuove date in Lombardia
In Lombardia, nel frattempo, dove il problema nitrati è molto sentito per via della forte presenza di allevamenti, è stato fissato al 15 febbraio del 2015 il termine per la presentazione della domanda di adesione alla deroga nitrati. Modificato anche il termine per il campionamento e le analisi, che devono essere effettuati entro il primo giugno 2015. Altri dettagli si possono trovare nella pagina della Regione Lombardia dedicata all'agricoltura