Latte di vacca? Non per le future vacche produttrici. È possibile somministrare il latte dei primi tre giorni dopo il parto a vitelli che non presentano problemi? Quanto è adatto questo latte per l'allevamento di vitelli? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi? Quali rischi si corrono utilizzandolo? Da Sprayfo tutte le informazioni necessarie per un corretto utilizzo del latte di vacca.

Quale latte di vacca e quale no?
Il latte di vacca non è la scelta migliore per la crescita e lo sviluppo delle future vacche produttrici (vedere la tabella di seguito sulle esigenze dei vitelli). Tuttavia, è abbastanza comprensibile che questo venga utilizzato. Nei primi tre giorni dopo il parto si ha un notevole surplus di colostro-primo latte, che non è possibile fornire ai caseifici. Se viene somministrato il latte di vacca, assicurarsi di usare solo l'alimento di animali sani. Non somministrate ai vitelli latte contenente antibiotici, anche se la loro presenza potrebbe sembrare minima. La somministrazione di basse concentrazioni di antibiotici ai vitelli per un lungo periodo di tempo accelera lo sviluppo della resistenza quando i vitelli sono nutriti con questo latte.

Per quali vitelli e per quanto tempo?
Il colostro di prima mungitura è per i vitelli appena nati. Se l'azienda agricola dispone di un corretto protocollo di gestione, si può passare alla somministrazione di colostro miscelato dopo 1-1,5 giorni in modo da nutrire le vitelle con 6-8 litri di colostro al giorno per i primi tre giorni. Ai vitelli maschi viene somministrato lo stesso, ma in questo caso fino al momento in cui lasciano l'azienda agricola al raggiungimento dei 14 giorni di età.

Rischi di trasmissione di malattie
La trasmissione di malattie da vacca a vitello è un argomento di crescente interesse per le aziende agricole e il Servizio salute animale. Il rischio di trasmissione di malattie quali la paratubercolosi tramite il latte di mucca è ben noto. Ma ci sono altre malattie e virus che possono essere trasmessi attraverso il latte di vacca.  A questo riguardo si possono trovare maggiori informazioni nell'articolo “Impediamo la propagazione della malattia attraverso il latte di mucca”.

Temperatura e igiene
La somministrazione di latte di vacca ai vitelli richiede molta cura da parte dell’operatore addetto. Il latte è spesso troppo freddo quando arriva direttamente dalla sala di mungitura. Se non è adeguatamente riscaldato, può causare la diarrea ai giovani vitelli. Il latte di vacca si contamina molto rapidamente: si consiglia pertanto di somministrare il latte subito dopo la mungitura. Il latte è un terreno fertile per la rapida crescita di batteri a seguito della quale il vitello è a rischio di contrarre la diarrea infettiva.

Il latte di vacca non è sufficiente per le esigenze di un vitello
A causa dei cambiamenti della quantità e della concentrazione sulla produzione di latte, la composizione del latte di mucca è cambiata negli ultimi decenni. Il contenuto di grassi è aumentato e, a causa dell'elevata produzione di latte, il contenuto di vitamine e oligoelementi è notevolmente diminuito. Il risultato è che il latte di vacca non è più sufficiente a soddisfare le esigenze a lungo termine dei vitelli. Gli elementi nutritivi indicati in rosso nella tabella qui sotto mettono a nudo il problema. Il grasso in eccesso è spesso causa della diarrea neonatale. I deficit di vitamine e oligoelementi comportano una riduzione della funzionalità del sistema immunitario e peggiorano la digestione dell’alimento.
Tabella: le esigenze dei vitelli

Il colostro ha invece una diversa composizione, che risponde pienamente alle specifiche esigenze del vitello nei primi giorni di vita. Il passaggio al latte Sprayfo al terzo giorno soddisfa perfettamente il fabbisogno di vitamine e di oligoelementi dei giovani vitelli.

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