"Anche sull'agricoltura c'è il tentativo del governo di togliere poteri alle Regioni e di accentrare tutto. Un neo centralismo che noi contrasteremo con ogni mezzo e non solo nell'agricoltura ma in tutto il resto. E' un ritorno al passato, che noi contrasteremo con ogni mezzo. L'agricoltura terreno di confronto, mi auguro non di scontro, non intendiamo cedere di un millimetro". Lo ha detto Roberto Maroni, presidente di Regione Lombardia, aprendo, oggi, a Cremona, al quartiere fieristico di Ca' de Somenzi, la 68a edizione della Fiera
internazionale del Bovino da latte
.

"La Fiera del Bovino da latte - ha proseguito Maroni - è una delle tante eccellenze della Lombardia, che è la prima regione agricola d'Italia e la seconda d'Europa. Dobbiamo valorizzare questa vocazione della regione e questa Fiera del Bovino da latte è un punto fondamentale". "La buona notizia - ha aggiunto il governatore - è che ha un incremento di presenze di quasi l'8 per cento rispetto al 2012. Poi c'è una brutta notizia che, come al solito, viene da Roma. Nella Legge di Stabilità ci sono tagli anche alla Lombardia nel settore agricolo. E l'altra brutta notizia viene da Bruxelles, con la riduzione dei fondi per la programmazione europea 2014-2020".

"Noi ci diamo da fare - ha proseguito Maroni - stiamo sostenendo l'agricoltura e il comparto agroalimentare, anche in vista di Expo, come Regione Lombardia e dobbiamo fare i conti con i tagli che devono essere compensati".

Macroregione strategica 
Il presidente Maroni è tornato anche sul tema della Macroregione: "La Macroregione alpina è il punto centrale della strategia che seguiamo, per far fronte ai tagli e alla riduzione dei budget: mettere insieme le energie delle Regioni del Nord, non solo quelle italiane, ma quelle di tutto l'arco alpino. La strategia macroregionale alpina promossa dall'Unione europea è il futuro e questa è la strada che ci dà
la consapevolezza e l'ottimismo di pensare che, nonostante i tagli che vengono da Roma, riusciremo a far fronte ai nostri
impegni".


Fiera perfetta per Expo
"L'agricoltura e l'agroalimentare - ha detto ancora il presidente - sono il settore più importante dal punto di vista economico nei Programmi di sviluppo della Regione. Siamo all'avanguardia in questo. La Lombardia è la prima e unica Regione in Europa che ha anticipato la Pac al 70%". "In vista di Expo dobbiamo valorizzare eccellenze come queste - ha aggiunto -. Lo stiamo facendo attraverso una serie di iniziative ma non c'è dubbio che questa eccellenza è proprio coerente con Expo. Siamo disponibili, faremo una serie di valutazioni e di incontri. Studieremo molte iniziative per valorizzare Cremona durante i mesi di Expo ma anche prima e,
soprattutto, dopo. Expo deve proseguire anche dopo". 


Tagli
"Non solo non c'è un progetto sull'agricoltura da parte del governo - ha proseguito Maroni -, ma ci sono tagli di risorse. Nella Legge di Stabilità c'è un taglio ingente di risorse per tutto il comparto e per tutta la Lombardia. cercheremo di far fronte a questo, ma non sarà facile. Nel nostro Piano di sviluppo rurale vedremo come intervenire, ma purtroppo questo taglio c'è e ci penalizza in maniera molto
forte".


I  numeri
Il quartiere fieristico di Ca' de Somenzi ospita oltre 400 campioni di razza bovina, che rappresentano 12 Paesi: Italia, Usa, Cina, Germania, Francia, Spagna, Olanda, Austria, Irlanda, Gran Bretagna, Danimarca, Svezia. 856 sono i marchi, 75 gli eventi tra convegni, seminari, workshop e forum in cui si alterneranno 194 relatori. Ben 75 le realtà istituzionali coinvolte nel programma di eventi tra Ministeri, Consorzi, Associazioni, Università e Centri di Ricerca.

Le novità
Nei quattro giorni di esposizione si terrà il primo Forum di genetica suina con specialisti provenienti dalla Danimarca, da Spagna e Francia, la decima edizione degli Stati generali del latte e l'International Poultry Forum sul settore avicolo. 

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