"Si tratta di un traguardo importantissimo che ci permetterà di tutelare ulteriormente la nostra produzione".
Così Paolo Tanara, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma, ha commentato l’approvazione della programmazione produttiva. Al termine di un lungo e faticoso negoziato, Commissione, Parlamento e Consiglio dei ministri europei  hanno finalmente accolto le richieste italiane nell’ambito dell’Ocm unica all’interno della riforma della Pac.
Con un giro d’affari complessivo di 1,5 miliardi di euro, 150 aziende produttrici, 4.500 allevamenti e oltre 30.000 addetti che lavorano in tutta la filiera produttiva il Prosciutto di Parma è una delle punte di diamante del settore agroalimentare italiano.
"Per noi quindi avere la possibilità di gestire i volumi produttivi vuol dire disporre di uno strumento di sostegno per prevenire situazioni di crisi del mercato e un prerequisito fondamentale per assicurare uno sviluppo equilibrato del mercato stesso" ha spiegato Tanara.

Tanara ha rigraziato Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Europeo, il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Nunzia De Girolamo e le direzioni competenti del Mipaff stesso, nonché gli europarlamentari italiani, Dorfman e Scottà, per l'impegno profuso.

"Il Consorzio si è adoperato tenacemente a Bruxelles per più di dieci anni – ha commentato il direttore Stefano Fanti - per raggiungere questo risultato che permetterà ai nostri produttori di crescere parallelamente all’evoluzione del mercato e al contempo offrirà al consumatore la garanzia di poter contare sull'autenticità e la massima qualità del Prosciutto di Parma.
Siamo fortemente convinti che il lavoro di squadra con gli altri Consorzi di tutela italiani, coordinati da Aicig, ed europei abbia premiato i nostri sforzi dando vigore alle istanze di tutela dei prodotti di qualità sia a livello nazionale sia con le istituzioni comunitarie
".