A pochi giorni dalla pubblicazione delle note relative alle modifiche del disciplinare di produzione e dopo una serie di attacchi, il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campanaDop prende atto della necessità di chiarire alcuni elementi della vicenda e lo fa attraverso le parole di Antonio Lucisano, direttore del Consorzio.

"Sconcerta innanzitutto notare come, dietro queste critiche, si noti una mancanza di conoscenza del ruolo effettivo di un Consorzio – è l'esordio di Lucisanoche non è un sindacato e opera su delega istituzionale del ministero e che ha tra i suoi compiti quello di rappresentare l'intera filiera. Cosa che noi del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop facciamo in modo capillare al punto che siamo l'unico Consorzio ad avere istituito un comitato paritetico dove sono rappresentati in egual misura allevatori e trasformatori".

Ed è stato proprio il comitato paritetico a proporre le modifiche che sono state poi approvate con una schiacciante maggioranza costituita dai voti dei trasformatori e degli allevatori. "Desta quindi stupore – sottolinea Lucisano – la levata di scudi da parte di alcuni che, non essendo riusciti a far eleggere dei propri rappresentanti all'interno del sistema consortile, stanno ora attaccandoci in nome degli allevatori, senza tener conto che gli allevatori, in sintonia con i trasformatori, hanno elaborato e quindi approvato all'unanimità queste modifiche".

Le modifiche, come già spiegato dai vertici, si legge in una nota del Consorzio, sono volte a garantire una sempre maggior qualità del prodotto ma anche a stabilire un rapporto chiaro e profondo tra allevatori, trasformatori e consumatori.

"Abbiamo letto dichiarazioni che lasciano basiti – continua il direttore del Consorzio –, qualcuno ha parlato di abbassamento della qualità laddove con le modifiche noi imponiamo ai trasformatori di acquistare unicamente latte bufalino fresco, proveniente da animali dell'area Dop. Abbiamo lavorato per far sì che la Dop diventi sempre più un valore aggiunto che distingua il prodotto certificato dagli altri. Abbiamo previsto anche un regolamento di uso del marchio che rappresenta un'altra forma di tutela per il consumatore".

Il Consorzio tiene soprattutto a chiarire la vicenda del 'congelamento' della cagliata. "In realtà nelle nostre modifiche – prosegue Lucisano – non si parla mai di 'congelamento'. Semplicemente il Consorzio, che ha anche un ruolo di controllo sui flussi del prodotto sul mercato, ha ritenuto giusto offrire la possibilità ai trasformatori di creare una sorta di 'polmone' all'interno della propria azienda, condizionando la cagliata, per far meglio fronte alle esigenze del mercato e agli esuberi periodici di latte.  Su questo si è creato un malinteso, non so quanto voluto, su cui qualcuno continua a giocare. E forse si dovrebbe indagare sui motivi che spingono alcune parti a prendere delle posizioni che danneggiano per prime le categorie che loro dicono di difendere".

E' netta la posizione del Consorzio di fronte alle accuse di aver indotto i trasformatori a rescindere i contratti con gli allevatori, 'colpevoli' di aver avanzato dubbi sulla bontà del disciplinare. "Non è affatto così – chiarisce Lucisano –. Tutti sanno che i contratti scadono a ottobre e che se entro 90 giorni dalla scadenza non arriva la disdetta si intendono tacitamente rinnovati. Il clima di incertezza che si è verificato in seguito a questi attacchi ha portato alcuni trasformatori a cautelarsi non rinnovando i contratti con gli allevatori, in attesa di vedere gli sviluppi della vicenda. Non siamo noi a determinare questa situazione, quanto piuttosto coloro che hanno scatenato una crociata senza motivo. Compresi alcuni deputati della Repubblica che ci muovono appunti che francamente denotano un'assoluta mancanza di conoscenza sulla materia. I numeri del Consorzio sono sul nostro sito: spiegheremo a chi ci chiamerà come stanno esattamente le cose. Il Consorzio agisce per il bene di tutti gli attori della filiera e ha il solo interesse di salvaguardare la qualità, la tracciabilità e il valore del nostro prodotto. Per qualcuno questo rappresenta materia di discussione per un giorno ma per noi è storia, passione e vita".