"Programmazione produttiva, lotta senza quartiere alla contraffazione e crescita dell'export, saranno gli obiettivi del Consorzio tutela Grana Padano anche per i prossimi anni. Ma vogliamo essere più incisivi nelle iniziative promozionali e nelle scelte programmatiche".
In tre priorità Nicola Cesare Baldrighi riassume gli impegni che per i prossimi quattro anni lo attendono come presidente del Consorzio di Tutela del prodotto Dop italiano. Baldrighi, 53 anni, cremonese, è stato confermato per acclamazione nella massima carica consortile, che ricopre dal 1998, durante la prima riunione del consiglio d'amministrazione, eletto nell'assemblea del 20 aprile scorso. Il Grana Padano ha chiuso il 2011 con una produzione record di 4.658.957 forme, a fronte di un mercato che ha registrato un calo diffuso dei consumi.
"La crescita produttiva non si discute, ma deve essere regolata e in sintonia con la capacità dei mercati di assorbirla e quindi di mantenere remunerativi i prezzi per i produttori", precisa Baldrighi. Il piano produttivo adottato dall'assemblea generale ha previsto per il 2012 una soglia di 4.544.534 forme e a fine anno varerà quello per il 2013, dove sarà possibile applicare la produzione produttiva consentita dal pacchetto latte, approvato dall'Unione europea e integrato entro l'estate dalle indicazioni del Mipaaf.
"In tema di frodi e contraffazioni – continua Baldrighi – il Comitato di gestione ha deliberato, quale prima azione del proprio mandato, un tempestivo provvedimento contro una frode scoperta dalla vigilanza consortile all'estero. Per crescere occorre anche sconfiggere le contraffazioni e ottenere dall'Unione europea norme rigorose che garantiscano la tracciabilità. Il Consorzio Grana Padano ha investito lo scorso anno 8 milioni di euro nella vigilanza con oltre 13 mila controlli". Una truffa in piena regola poiché formaggio che non era Grana Padano veniva confezionato in Italia e venduto all'estero come Grana Padano Dop. Si è già attivata l'autorità giudiziaria italiana trattandosi di prodotto illecitamente confezionato in Italia, e sono tuttora in corso le indagini relative, motivo per cui al momento non è possibile rivelare ulteriori dettagli.
Fondamentale sarà poi la crescita delle esportazioni, confermando un trend positivo che dura da 15 anni e che, anche nel 2011, ha visto una crescita del 2,4%, arrivando a 1.334.300 forme esportate. Un risultato reso possibile soprattutto dalla crescita in tutta Europa, che ha registrato un + 3,3%, e nell'area Ue con un + 3,2%. Oltre al presidente, il Cda ha confermato per acclamazione anche le altre cariche.
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