Mitigare l’impatto ambientale dei rifiuti zootecnici tali da rendere compatibile il loro riutilizzo con le norme Ue. Questo l’obiettivo che è stato raggiunto nel convegno, che si è svolto a Mantova, dal titolo “La problematica Nitrati e la sostenibilità ambientale nel mantovano”, organizzato dall’Ordine dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali della provincia di Mantova, con il patrocinio del Conaf e della Federazione regionale della Lombardia oltre che della Provincia di Mantova. Attraverso quattro tesi progettuali presentate da dottori agronomi mantovani è stato sottolineato il ruolo “del dottore agronomo” da protagonista nella risoluzione di un problema in ambito aziendale e non più succedaneo ad altre figure professionali.

Sostenibilità e qualità caratterizzano il mondo agricolo mantovano. La “gestione dei nitrati” è un aspetto non certo secondario nel processo produttivo della zootecnia lombarda. La Direttiva Europea sui nitrati compie 20 anni: è infatti del 1991. Per la sua attuazione, in Italia e specificatamente in Lombardia si sono emanate Leggi, Decreti, norme interpretative, definiti carichi zootecnici e zone vulnerabili, a supporto degli allevatori la Regione ha messo “sul campo” importanti risorse economiche, consapevole dell’impatto di tali norme sulle aziende zootecniche.

Ottima la partecipazione all‘appuntamento mantovano con oltre un centinaio di dottori agronomi provenienti dalla provincia e dalla Lombardia. Importante la partecipazione della Regione Lombardia con i dirigenti della DG Agricoltura e con il dirigente della dottore forestale Paolo Boccolo, che ha parlato della recente deroga e del Piano di sviluppo rurale mirato a sostegno degli interventi necessari per l’adeguamento delle aziende zootecniche alla direttiva nitrati.

"La tematica del convegno – ha detto Claudio Leoni, presidente Ordine di Mantova - ha coinciso con la concessione della deroga dell’Unione europea sui nitrati.  Le quattro tesi esposte di dottori agronomi dell’Ordine di Mantova, hanno sottolineato la capacità progettuale esponendo casistiche molto significative e rappresentative della realtà agricola padana. Lavori di alta qualità e di utilità pubblica – ha sottolineato il presidente Leoni – che hanno dato un ulteriore valore aggiunto al nostro Ordine. I dottori agronomi – ha proseguito - sono stati da sempre impegnati a fianco delle attività zootecniche per il rispetto di tali norme, accompagnando le aziende nel disbrigo delle pratiche burocratiche, nella predisposizione di progetti di adeguamento strutturali, nella pianificazione colturale e nella richiesta di adeguati finanziamenti".