“La deroga approvata a Bruxelles sul limite dei nitrati è certamente un risultato molto importante per la nostra zootecnia. Questo provvedimento, però da solo, non risolve i problemi delle aziende italiane situate nelle aree sensibili ai nitrati, costrette a sostenere esorbitanti costi di smaltimento dei reflui zootecnici”.

Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Saverio Romano commenta l’approvazione da parte del Comitato nitrati della Commissione europea della richiesta di deroga presentata dall’Italia, volta a consentire, a determinate condizioni, il superamento del limite massimo di 170 kg di azoto per ettaro di origine organica, fino ad un limite di 250 kg.

“Per queste ragioni - ha proseguito Romano - anche a seguito del recente accordo raggiunto in Conferenza Stato Regioni, ci siamo mossi per avviare, in collaborazione con l’Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale una rigorosa analisi scientifica, mirata ad indagare, rispetto alle diverse fonti di inquinamento, la problematica relativa ai nitrati grazie a metodologie scientifiche mai utilizzate prima, propedeutica ad una auspicata revisione delle aree vulnerabili, la cui delimitazione oggi risulta particolarmente penalizzante per il comparto zootecnico”.