In occasione di una riunione di alto livello con la Presidenza ungherese della Ue, il Presidente della Cogeca, Paolo Bruni, ha lanciato un appello per l’applicazione di misure urgenti per migliorare la redditività a lungo termine del settore europeo della carne suina. Questa richiesta si iscrive nell’ambito delle conclusioni discusse dai ministri europei dell’agricoltura nel gruppo consultivo allargato sulla carne suina.

Il gruppo è stato creato per trovare soluzioni al fine di migliorare la situazione catastrofica del settore europeo della carne suina. Rivolgendosi al Ministro ungherese dell’agricoltura, Sandor Fazekas, Bruni ha dichiarato: “Il settore è in crisi ormai da tre anni, in parte a causa dell’aumento dei costi legati ai fattori di produzione. Alla luce della difficoltà della situazione, raccomandiamo misure rapide ed efficaci per aiutare gli agricoltori ad affrontare l’estrema volatilità sui mercati a termine, come valori minimi e massimi per i mercati finanziari. Inoltre, vorremmo che la posizione degli agricoltori dell’Ue nella catena alimentare sia consolidata affinché ricevano un miglior reddito dal loro prodotto. Questo obiettivo può essere raggiunto tra l’altro grazie a una concentrazione dell’offerta tramite le organizzazioni di produttori, come le cooperative”.

 

Sì alle farine animali

Pekka Pesonen, Segretario generale del Copa-Cogeca, ha dichiarato: “Suggeriamo anche di facilitare l’accesso all’intervento per gli allevatori, ad esempio, con agevolazioni di credito. Inoltre, chiediamo lo sviluppo di un piano europeo per le proteine. Il divieto sull’utilizzo di proteine animali trasformate provenienti da non ruminanti dovrebbe essere tolto immediatamente. I produttori di carne suina dovrebbero potersi raggruppare in organizzazioni di produttori, come le cooperative, al fine di ridurre i costi di produzione e aumentare il valore della loro produzione”.

Paolo Bruni ha aggiunto: “Le regole di concorrenza in Europa vanno riviste per permettere alle organizzazioni di produttori, come le cooperative, di crescere di dimensioni e di scala, contribuendo a una catena alimentare più equilibrata”. Le richieste delle parti interessate del gruppo consultivo allargato sono state inviate alla Commissione per essere analizzate.