Per riorganizzare e rilanciare il settore dell’allevamento, servono interventi precisi che permettano alle imprese di riorganizzarsi e di essere competitive. Il presidente nazionale di Confagricoltura Mario Guidi, nel corso dell’assemblea dei soci di Mantova, ha offerto al ministro per le Politiche agricole Saverio Romano una serie di proposte di riforme normative predisposte dalla Organizzazione degli imprenditori agricoli.

Si tratta di otto progetti di iniziative legislative che intervengono in materia di lavoro e sulla semplificazione burocratica nel settore zootecnico, che fanno parte del più composito progetto di Confagricoltura “Futuro Fertile”.

"Il nostro obiettivo – ha sottolineato Guidi – è di liberare tempo prezioso da dedicare all’attività d’impresa, occupandoci di competitività e non di burocrazia".

Confagricoltura chiede, tra l’altro, norme per facilitare le assunzioni di manodopera (assunzioni di gruppo, plurime e semplificazioni per gli extracomunitari). Sollecita poi l’eliminazione di vari adempimenti a carico degli allevatori ed in particolare l’eliminazione del 'modello 12' che informa l’Asl delle vaccinazioni effettuate e  l’adozione di un unico registro dei medicinali. A questo si aggiungono altre disposizioni che riguardano il trasporto e la macellazione dei capi.

Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Saverio Romano è intervenuto al Palazzo della Ragione in Piazza delle Erbe all’Assemblea generale ordinaria di Confagricoltura Mantova.

“Per quanto attiene le proposte legislative che mi sono state consegnate dal presidente Mario Guidi non posso che essere d’accordo - prosegue il ministro - con gli interventi richiesti in materia di costo del lavoro, di semplificazione delle norme in materia di lavoro e sul processo di semplificazione che il settore zootecnico chiede a viva voce”.

“Sono convinto – prosegue Romano - del fatto che uno snellimento delle procedure amministrative, nel pieno rispetto della normativa, non possa che agevolare i produttori. Da parte mia assicuro la massima attenzione agli aspetti e alle tematiche che mi sono state sottoposte e resto convinto che una più intensa attività di collaborazione tra il ministero e le maggiori organizzazioni di rappresentanza del mondo agricolo sia condizione ineliminabile - conclude il ministro - per uno sviluppo equilibrato del settore e uno stimolo reciproco a trovare quelle soluzioni capaci di fronteggiare questa fase di crisi generalizzata".