"E’ con grande soddisfazione che apprendiamo la notizia che il Parlamento ha finalmente approvato la legge in materia  di etichettatura e qualità dei prodotti alimentari”. 

Questo quanto affermato da Silvano Menozzi, presidente di Unapros, Unione nazionale produttori suincoli, che rappresenta oltre 400 produttori di suini con una produzione di oltre 1 milione di maiali, nel momento in cui è stata diramata la notizia che il disegno di legge era definitivamente approvato. 

"I tempi del Parlamento sono stati molto lunghi (l’iter di approvazione del DdL durava da oltre due anni) ma finalmente è stato raggiunto un primo obiettivo. Adesso bisogna accelerare i tempi di approvazione dei decreti attuativi senza aspettare la definitiva approvazione di Bruxelles, altrimenti i tempi si allungherebbero molto. Di fronte all’ennesima emergenza (diossina in Germania) il Governo deve procedere senza esitazioni per tutelare il consumatore! Il consumatore, infatti, è il soggetto più esposto al rischio causato da eventuali alimenti contaminati perché può essere messa a repentaglio la sua salute!”.

L’allarme diossina ha fatto tornare di attualità l’urgenza di adottare un sistema di etichettatura più completo e corrispondente alle esigenze del consumatore allo scopo di consentirgli di conoscere la provenienza del prodotto. 

Inoltre il settore è in crisi da anni (molte aziende sono in difficoltà finanziarie) e necessita di interventi strutturali se si vuole salvaguardare la produzione nazionale di qualità ed evitare l’incremento delle importazioni che già adesso copre circa il 40% del fabbisogno. A proposito è intervenuto Antenore Cervi, consigliere Unapros e presidente dell’Asse storica organizzazione suinicola dell’Emilia Romagna: “E’ evidente che il provvedimento in materia di etichettatura non è sufficiente, serve l’adozione di un Piano di Settore finalizzato a rinnovare e rilanciare la suinicoltura italiana, articolato in modo da incentivare l’innovazione e la riorganizzazione dell’intero comparto. Il Piano di Settore, attualmente in preparazione presso il Mipaaf, deve essere approvato dalla Conferenza Stato Regioni e dovrà prevedere le necessarie risorse e gli incentivi per aiutare il settore a migliorare la sua competitività".