"Gli acquisti di uova tengono anche se in molti chiedono garanzie sulla provenienza nazionale con la richiesta di spiegazione del codice in etichetta obbligatorio per le uova in tutta Europa". Lo rileva la Coldiretti sulla base del monitoraggio effettuato attraverso le proprie strutture territoriali nel primo giorno di riapertura dei negozi e supermercati per la dopo l'emergenza diossina in Germania.

"I consumi - stima la Coldiretti - si mantengono al momento su livelli normali di meno di due uova al giorno per famiglia per un totale di quasi 13 miliardi nel corso del 2010". 

L'Italia è un forte importatore dalla Germania, che è il principale fornitore di latte e derivati del nostro Paese (con quasi 41 milioni di quintali all'anno tra latte, latticini e formaggi), di maiale (220 milioni di chili di carne e 3,7 milioni di chili di maiali vivi da macellare in Italia nei primi nove mesi del 2010) e di uova (2,7 milioni di chili). 

Per quanto riguarda le uova la produzione lombarda sfiora i due miliardi e 300 milioni di pezzi (il 17% del totale nazionale), con oltre 10 milioni di capi allevati in quasi 2.500 aziende.

"A rassicurare i consumatori - sostiene la confederazione - è stato il tempestivo avvio del piano di controlli, ma soprattutto il sistema di rintracciabilità in vigore che consente di controllare l'origine al consumo. Il codice per la tracciabilità delle uova - ricordano le federazioni regionali e provinciali della Coldiretti - è in vigore dal primo gennaio 2004 e consente di risalire al tipo di allevamento, allo stato in cui è stato deposto l'uovo, al comune, alla sigla della provincia ed al codice distintivo dell'allevatore. Questi sistemi - aggiunge la Coldiretti nazionale - si erano già dimostrati efficaci nei precedenti allarmi sanitari, sulla mucca pazza per la carne bovina e per l'aviaria in quella di pollo, con i consumi che si sono ripresi solo dopo l'introduzione dell'obbligo di indicare la provenienza in etichetta". 

Pertanto, secondo la Coldiretti, è "fondamentale l'approvazione definitiva della legge sull'etichettatura d'origine, annunciata dal ministro Galan per il prossimo 12 gennaio alla Camera dopo il consenso raccolto da tutti i gruppi parlamentari al Senato".