“Un vero colpo di mano per favorire i furbi e mortificare gli onesti allevatori che sono la  stragrande maggioranza”. Così il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi ha commentato il voto favorevole in commissione Bilancio del Senato all’emendamento che sospende il pagamento delle rate relative alla multe per le quote latte.

“E’ un  atto contro la legalità, contro una legge dello Stato. Ci batteremo affinché questo emendamento - avverte Politi - sia cancellato nella discussione in Aula. Nello stesso tempo sosteniamo l’azione del ministro del Mipaaf Giancarlo Galan che a più riprese ha espresso la sua netta contrarietà ad un provvedimento sconcertante”. 

Uila-Uil: 'Una vergogna che costerà al paese 5 milioni di euro'

“Già avevamo giudicato indecente il tentativo di una parte della maggioranza di governo di sospendere il pagamento delle multe sulle quote latte per le aziende disoneste. Oggi che questo scandalo si è realmente consumato, non troviamo parole adeguate per definire una decisione che premia dei truffatori a danno dei allevatori onesti e che costerà al paese 5 milioni di euro. Altro che rigore! Altro che risanamento della finanza pubblica! E' un’autentica vergogna di cui il presidente del Consiglio e tutto il Governo si assumono la responsabilità di fronte al Paese e, soprattutto, di fronte all’Europa che sicuramente punirà l’Italia per questa palese violazione della normativa comunitaria".

E' quanto ha dichiarato il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza in merito all’approvazione dell’emendamento alla manovra economica sulle quote latte, proposto dal relatore Azzolini,

Fedagri: 'Chiederemo l'intervento dell'Antitrust'

"Riteniamo inaccettabile l'atto di forza che si è consumato oggi in commissione Bilancio al Senato: l'approvazione, con un solo voto di scarto, dell'emendamento alla finanziaria che proroga il pagamento delle multe è una misura che di fatto sottrae una minoranza di produttori fuori regola agli adempimenti previsti da una Legge dello Stato, prendendo a motivazione la crisi del settore". Questo il commento del presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini.

“E' ora di dire basta a ulteriori normative che tutelano una minoranza di produttori morosi. La legge 33 del 2009 dell’ex ministro Zaia aveva già previsto procedure agevolative per consentire ai produttori inadempienti di mettersi in regola. Gli splafonatori hanno ricevuto lo scorso anno gran parte delle  nuove quote latte assegnate all’Italia dall’Ue ma, come prevedevamo, continuano a sottrarsi al pagamento delle multe”. Questa la dichiarazione di Tommaso Mario Abrate, presidente del Settore Latte di Fedagri-Confcooperative, con riferimento all’emendamento salva-multe quote latte. “Chiederemo all’Antitrust – conclude Abrate – di intervenire con la necessaria urgenza per evitare che la parità competitiva tra i produttori venga ancora una volta calpestata a danno dei produttori rispettosi delle normative”.

Confagricoltura: 'La Commissione Ue ripristini la legalità'

“In spregio ad ogni appello all’equanimità e alla tutela dei diritti delle persone oneste la commissione Bilancio del Senato ha approvato, con un solo voto di scarto, l'emendamento alla manovra che dispone una sospensione fino al 31 dicembre del pagamento della rata delle multe quote latte per i produttori che hanno aderito alle rateizzazioni previste dalla legge". Confagricoltura stigmatizza questo vero e proprio atto di forza a tutela degli interessi dei pochi allevatori che hanno aderito alla sanatoria introdotta dalla Legge 33, voluta dall’ex ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia. 

“E’ una legge che si può dunque a buon titolo definire ‘ad personas’ e a cui il nuovo rinvio dei pagamenti definito nell’emendamento passato al Senato garantisce altri spazi di dilazione. Questo - sottolinea Confagricoltura - nonostante l’Unione europea abbia offerto nell’ultimo negoziato l’opportunità per sistemare il quadro produttivo”.