L'Italia è al settimo posto nell'Ue, con 62.800 allevamenti di vacche da latte nel 2007 (pari al 3%). In testa Romania e Polonia, nelle quali si concentra il 70% degli allevamenti, seguite da Lituania e Bulgaria; solo dal quinto posto in poi si scorgono le potenze della vecchia Europa: Germania, Francia e appunto l’Italia.
In Italia oltre il 50% degli allevamenti di vacche da latte è concentrato in quattro regioni: Trentino Alto Adige (moltissimi piccoli allevamenti, quasi tutti in Alto Adige), Lombardia, Piemonte, Campania. Il Veneto, con 6.400 allevamenti (pari al 10%), si trova in quinta posizione. Il progetto di ricerca “Le vacche da latte - un confronto europeo”, è stato condotto dagli esperti di Veneto Agricoltura con l’obiettivo di confrontare il comparto degli allevamenti da latte tra i paesi comunitari, le regioni italiane e il Veneto.
Studiare le dinamiche europee del latte riserva anche qualche sorpresa (dati Eurostat). Ad esempio nel periodo 2000-2007 gli Stati più rilevanti dell’Ue hanno registrato una continua variazione negativa degli allevamenti; l’Italia però fa eccezione, essendo l’unico Paese che ha mostrato una ripresa del 3% nel biennio 2005-2007, ma con una perdita finale del 24% rispetto al 2000, in linea con quella comunitaria.
Per quanto riguarda il numero di vacche da latte nel 2007, nell’Ue il 60% è distribuito in cinque stati: l’Italia, con 1.900.000 capi (pari all’8%), viene dopo Germania, Francia, Polonia e Regno Unito, seguita dalla Romania, il primo stato per numero di allevamenti, come detto. Il Veneto, con 154.100 capi, detiene una quota dell’8% del totale nazionale, anch’esso quinto dopo Lombardia, Emilia Romagna e Campania (che hanno il 50% delle vacche italiane), e Piemonte.
Un dato interessante è quello sulla variazione della consistenza media degli allevamenti nell’Ue nel periodo 2000-2007, ovvero il rapporto tra il numero di vacche da latte e allevamenti: qui Veneto (+31%) e Italia (+30%) fanno meglio della media Ue (+21%) e, ancor più rilevante, dei principali Paesi produttori di latte, cioè la Germania (+29%), i Paesi Bassi (+27%) etc, fino al Regno Unito, che ha addirittura diminuito la propria consistenza del 5% rispetto al 2000.
Il Rapporto completo è pubblicato sul sito www.venetoagricoltura.org (reperibile seguendo il percorso: osservatorio economico-servizi informativi).
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Fonte: Veneto Agricoltura