Preoccupazione tra i giovani allevatori di Confagricoltura per le ricadute negative dell'ennesima emergenza sanitaria, la nuova influenza che potrebbe acuire la crisi del settore suinicolo, già in grave difficoltà.
'Gli effetti di una psicosi collettiva', afferma Luca Bresciani, rappresentante Anga alla federazione nazionale di prodotto di Confagricoltura, 'già conosciuti al tempo dell’influenza aviaria, potrebbero provocare la definitiva uscita dal settore di migliaia di aziende agricole, soprattutto condotte da giovani, economicamente e strutturalmente più fragili'.
L’Anga ricorda che nelle emergenze alimentari l'aspetto decisivo, quello che fa la differenza è la comunicazione: per evitare gravi ripercussioni, è importante dare messaggi corretti ai consumatori.
Il consumo di carne non è assolutamente pericoloso.
'Non esiste  legame tra la nuova influenza che proviene dal Messico e mangiare carne di maiale', rimarca Bresciani, 'la sicurezza alimentare italiana non ha eguali al mondo'.
ll rappresentante dei giovani di Confagricoltura ricorda che ora, con questa influenza messicana, come al tempo della Bse, dell’aviaria e della SarS, il nostro comparto zootecnico e la nostra catena alimentare sono sempre risultati i migliori e sicuri.
Luca Bresciani, a proposito del decreto salumi, ribadisce la necessità di valorizzare la materia prima nazionale, distinguendo la carne italiana da quella del resto del mondo .
'E' giunto il momento in cui deve emergere il ruolo del consorzio Gran Suino Padano, anche nella comunicazione', conclude il rappresentante Anga, 'facendo risaltare qualità  e sicurezza delle nostre produzioni'.